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LIBRO DECIMOTTAVO.

POICHE la truppe di Adrasto eransi notabilmente

indebolite nella battaglia, egli era andato a ritirarsi dietro la montagna d' Olone, per ivi attendere dei soccorsi a fine di sorprender nuovamente i nemici: operando a guisa di affamato leone, che rispinto da un ovile, ritorna all' opaca foresta, e si rintana, aguzzando i denti e gli artigli, mentre aspetta un momento favorevole per isbranar con più sicurezza l'armento.

Frattanto Telemaco, dopo aver fatti i necessarj provvedimenti a fine di mantener nel campo un' esatta disciplina, si dette intieramente a mandare ad effetto un disegno da lui concepito, e che nascose premurosamente a tutti i capi dell' armata. Era già lungo tempo scorso dacchè ogni notte agitavanlo sogni e visioni rappresentanti suo padre Ulisse; la cui venerata e cara immagine se gli presentava sempre sul finir della notte, prima che Aurora venisse colle sue nascenti vampe a fugar dal cielo le semispente stelle, ed a sgombrar la terra dai tranquilli sonni, che sono dagl' incostanti sogni accompagnati. Vedea talvolta Ulisse in un' isola fortunata starsi tutto nudo alla riva d'un fiume, in un prato smaltato di fiori, e circondato di Ninfe, le quali gettavangli vesti da ricoprirsi: ed ora credea intenderlo favellare dentro un palazzo ricco e rilucente d'oro e d' avorio, ove altri uomini inghirlandati di fiori l'ascoltavano intenti con piacere ed ammirazione. Sovente la

Scena

Ulysse lui apparoissoit tout-à-coup dans des festins où la joie éclatoit parmi les délices, et où l'on entendoit les tendres accords d'une voix avec une lyre, plus douce que la lyre d'Apollon et que les voix de toutes les muses.

Télémaque, en s'éveillant, s'attristoit de ces songes si agréables. O mon père! ô mon cher père Ulysse ! s'écrioit-il, les songes les plus affreux me seroient plus doux! Ces images de félicité me font comprendre que vous êtes déja descendu dans le séjour des ames bienheureuses, que les dieux récompensent de leurs vertus par une éternelle tranquillité. Je crois voir les champs élysées. Oh! qu'il est cruel de n'espérer plus! Quoi donc, ô mon cher père! je ne vous verrai jamais! jamais je n'embrasserai celui qui m'aimoit tant, et que je cherche avec tant de peines! jamais je n'entendrai parler cette bouche d'où sortoit la sagesse! jamais je ne baiserai ces mains, ces chères mains, ces mains victorieuses, qui ont abattu tant d'ennemis! elles ne puniront point les insensés amans de Penélope, et Ithaque ne se relevera jamais de sa ruine! O dieux ennemis de mon père vous m'envoyez ces songes funestes pour arracher toute espérance de mon cœur: ce'est m'arracher la vie. Non, je ne puis plus vivre dans cette incertitude. Que dis-je, hélas! je ne suis que trop certain que mon père n'est plus. Je vais chercher son ombre jusques dans les enfers. Thésée y est bien descendu; Thésée, cet impie qui vouloit outrager les divinités infernales: et moi, j'y vais, conduit par la piété. Hercule y descendit: je ne suis point Hercule; mais il est beau d'oser l'imiter. Orphée a bien touché,

par

scena cambiavasi, e sembravagli vedere Ulisse in mezzo a festini, dove la gioia brillava tralle delizie, e dove ascoltavansi i soavi accordi di musica voce accompagnata da una lira, più armoniosa ancora della stessa lira di Apollo, e più melodiosa della voce delle Muse.

Queste immagini aggradevoli rattristavano Telemaco nel risvegliarsi; onde esclamava: oh padre mio! Ulisse, mio caro padre! vie più dolci di questi mi parrebbero i sogni più spaventevoli! Sì, queste immagini di felicità mi fanno comprendere, che sei già disceso nel fortunato soggiorno dell' anime beate, le quali gli Dei ricompensano delle loro virtuose azioni col premio d'una eterna tranquillità. Parmi veder chiaramente gli Elisi! Qual crudele idea è mai quella di dover perdere ogni speranza! E come, mio caro padre, e non dovrò' rivederti mai più! non istringerò più tra queste braccia quello che tanto mi amava, e che vado con tanti affanni cercando! più non mi parlerà quella bocca, di dove la saviezza, quasi da suo fonte, emanava! più baci non imprimerò su quella destra vittoriosa, che ha tanti e sì poderosi nemici atterrati! ah! quella mano non punirà gli stolti amanti di Penelope, ed Itaca più non risorgerà dalla sua fatale rovina! Oh Dei avversi al padre mio! voi, o Dei m'inviate questi funesti sogni per isradicar dal mio cuore ogni concepita speranza: e con ciò mi togliete la vita. No, non posso più vivere in tal dubbiezza.... ma che dico, infelice! pur troppo è certo che mio padre non vive più. Ho risoluto: voglio andare a cercar la sua Ombra sin nell' Inferno. Teseo vi è ben disceso; e l'empio vi scese con animo di fare oltraggio agli Dei infernali, ma io, io son guidato da filiale pietà. Ercole vi andò pure: egli è vero ch' io non son Ercole; ma è sempre bella e lodevole

l'ar

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