Orlando Furioso, Volumen 11823 |
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Términos y frases comunes
acciò ajuto Alcina alcun amante amor anco Angelica Angelica bella appresso aprica ARGOMENTO DEL CANTO Ariodante Ariosto arme Astolfo avea Bajardo battaglia bella Bireno bosco Bradamante buon c'avea cammin CANTO IX cavalier cavallo ch'io Chè ciel Circasso côr costei costui crudel Crusca d'ogni destrier dicea donna donzella duca Ecuba facea fera figliuol foco fratel Frisa Frison fugge gente Ginevra giorno gran idaspe incanto Indi innanzi Ippogrifo l'altro l'anel l'arme l'un lascia leva lito loco Logistilla LXII LXVII LXXII Melicerta Melissa mezo mirto môlle monte morte mostro occhi Olimpia onor Orca Orlando Paladin parea passi petto pianto piè piglia poco ponno porta potea preso Proteo quivi resta Rinaldo rôcca Ruggier Saracin sasso Scozia scudo Selandia selva signor sôrte spada terra tosto trova vede veder veggia venir vide vuol XLVII XXVII XXXI XXXVII
Pasajes populares
Página 28 - Quel ch'io vi debbo, posso di parole pagare in parte, e d'opera d'inchiostro; né che poco io vi dia da imputar sono; che quanto io posso dar, tutto vi dono. Voi sentirete fra i più degni eroi, che nominar con laude m'apparecchio, ricordar quel Ruggier, che fu di voi e de' vostri avi illustri il ceppo vecchio.
Página 342 - Poi che la prima botta poco vale, ritorna per far meglio la seconda. L'orca, che vede sotto le grandi ale l'ombra di qua e di là correr su l'onda, lascia la preda certa litorale, e quella vana segue furibonda: dietro quella si volve e si raggira. Ruggier giù cala, e spessi colpi tira. 103. Come d'alto venendo aquila suole, ch'errar fra l'erbe visto abbia la biscia, o che stia sopra un nudo sasso al sole...
Página 182 - E quivi appresso ove surgea una fonte cinta di cedri e di feconde palme, pose lo scudo, e l'elmo da la fronte si trasse, e disarmossi ambe le palme; et ora alla marina et ora al monte volgea la faccia all'aure fresche et alme, che l'alte cime con mormoni lieti fan tremolar dei faggi e degli abeti.
Página 248 - Signor, far mi convien come fa il buono sonator sopra il suo instrumento arguto, che spesso muta corda, e varia suono, ricercando ora il grave, ora l'acuto. Mentre a dir di Rinaldo attento sono, d'Angelica gentil m'è sovenuto, di che lasciai ch'era da lui fuggita, e ch'avea riscontrato uno eremita. 30 Alquanto la sua istoria io vo
Página 36 - Ricordati, pagan, quando uccidesti d'Angelica il fratel (che son quell'io), dietro all'altr'arme tu mi promettesti gittar fra pochi dì l'elmo nel rio. Or se Fortuna (quel che non volesti far tu) pone ad effetto il voler mio, non ti turbare; e se turbar ti dèi, turbati che di fé mancato sei. Ma se desir pur hai d'un elmo fino, trovane un altro, et abbi!
Página 28 - Avea infiniti ed immortal trofei, In Ponente con essa era tornato, Dove sotto i gran monti Pirenei Con la gente di Francia e di Lamagna...
Página 262 - Sentia il maggior piacer, la maggior festa che sentir possa alcun felice amante; ma ecco intanto uscire una tempesta che struggea i fiori, ed abbattea le piante: non se ne suol veder simile a questa, quando giostra aquilone, austro e levante.
Página 41 - Ma non si tosto dal materno stelo rimossa viene e dal suo ceppo verde, che quanto avea dagli uomini e dal cielo favor, grazia e bellezza, tutto perde. La vergine che 'l fior, di che più zelo che de...
Página 121 - Quantunque il simular sia le più volte ripreso, e dia di mala mente indici, si truova pur in molte cose e molte aver fatti evidenti benefici, e danni e biasmi e morti aver già tolte; che non conversiam sempre con gli amici in questa assai più oscura che serena vita mortai, tutta d'invidia piena.
Página 110 - Quivi l'audace giovane rimase tutta la notte, e gran pezzo ne spese a parlar con Merlin, che le suase rendersi tosto al suo Ruggier cortese.