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AL LETTORE

Questo libro è dedicato in ispecial modo agli stu

denti delle nostre Facoltà di Lettere. Non mancano alle nostre scuole di filologia romanza dei validi sussidi per lo studio delle antiche lingue e letterature italiana, provenzale e francese, e qui basterà che io ricordi i nomi di E. Monaci, di K. Bartsch, di P. Meyer, di V. Crescini, di C. Appel, di W. Foerster, di G. Paris, di L. Constans; ma non altrettanto si può affermare per quel che riguarda lo studio delle letterature e delle lingue della penisola iberica. Egli è ben vero che parecchi anni or sono i professori E. Monaci e Fr. D'Ovidio diedero alla luce un pregevole manualetto spagnuolo ed uno pregevolissimo portoghese, ma questi sono da tempo esauriti, nè gli autori ne procurarono poscia una ristampa; nè d'altro canto può dirsi rispondente alle esigenze della scuola. moderna l'Allspanisches Lesebuch di A. Keller, o facilmente accessibile la preziosa raccolta di antichi testi della Spagna che il Monaci pubblicò a pochi esemplari e non mise in commercio or fanno sei anni.

Allo scopo di supplire in parte a tale mancanza io misi insieme questo libro, il quale non aspira ad essere se non un tentativo ed un incitamento ad altri a far meglio. Poichè non mi dissimulai le difficoltà dell'impresa. Manca degli antichi testi spagnuoli una edizione critica; manca della lingua arcaica un vocabolario, e, se si toglie lo studio eccellente ma troppo sommario del Baist, manca una vera e propria grammatica scientifica. E d'altro canto sono scarse non sempre felici le monografie che videro la luce in questi ultimi anni intorno a questo o a quel capitolo grammaticale, a questo o a quel problema fonologico o morfologico; e per giunta la indagine dialettologica si può dire nel nostro dominio appena iniziata.

Ma siffatti ostacoli non devono dissuadere dall' incominciare a raccogliere e a vagliare i risultati che si sono finora ottenuti; e questo io mi proposi nella introduzione grammaticale, nella quale però, per l'indole e lo scopo del mio lavoro, giudicai conveniente di astenermi da ogni discussione che potesse intralciare o rendere meno piana e facile la esposizione, anche a costo di sembrare talvolta nelle mie affermazioni troppo reciso. E la introduzione contiene più di quello che il titolo del libro lascia supporre, come quella che non si restringe allo studio dello spagnuolo arcaico, ma abbraccia anche il moderno, di guisa che essa potrà riuscire altresì di guida a coloro che vorranno estendere le loro letture agli autori

meno antichi o anche ai moderni; e per amor di chiarezza le forme arcaiche stampai in carattere corsivo << spazieggiato », in semplice corsivo le altre. Mi sembra inutile poi avvertire che la morfologia non può essere da un principiante compresa senza il soccorso di una grammatica empirica.

Nella scelta dei testi, che ho disposto in ordine cronologico, io abbracciai quel periodo di tempo che decorre dai monumenti più antichi e giunge sino alla fine del secolo XIV, ed ogni testo accompagnai di note storiche, letterarie e bibliografiche che mi paiono sufficienti per sè e per chi voglia saperne di più; e qui mi preme avvertire il lettore che se poco mi diffusi intorno alle « gesta del Cid », egli è perchè l'argomento si trova ampiamente trattato in un altro volume di questa collezione medesima. 1 E per quel che riguarda la pubblicazione dei testi io mi proposi di riprodurre fedelmente la lezione seguita nelle edizioni dalle quali essi provengono, dal che deriva quella varietà o, direi, incoerenza nella grafia e nell'uso degli accenti alla quale è bene che l'alunno si avvezzi sin dapprincipio.

Chiude il volume un glossario che volli fosse abbondante anzichè no, sia perchè i dizionarii della lingua moderna non bastano all'intelligenza di un testo an

1 Le gesta del Cid, raccolte e ordinate dal prof. A. RESTORI, Milano, Hoepli, 1890.

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