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AP.Frigtonia del Re Giacomo:fua liberazione per la mediazione di Mar

tino Veletto Papa dal Concilio di Cofianza; fua fuga,a vitirata in Franalicia, dove fi fece Monaco, ed incoronazione della Regina Giovanna, 315s CAP.III. Spedizione di Luigi III. d'Angiò fopra il Regno per l'inviti fatti

gli da Sforza. Ricorso della Regina Giovanna ad Alfonfo V. Re d'Ara gona, e fud adozione; e guerra indi feguita tra Luigi, ed Alfonfo. 319. CAP:IV. Discordie tra Alfonfo, e la Regina Giovanna, la quale rivoca l'a dozione fattagli, e adotta Luigi per fuo figliuolo.

325.

CAP V. Alfonso parte da Napoli,e và in Ifpagnase Napoli fi rende alla Regins Giovanna. Infolenze del G.Senescalco;fua ambizione;ed infelice morte.329. CAP.VI. Re Alfonso tenta rientrare nella grazia della Regina, ma invano,

Nozze di Re Luigi con Margarita figliuola del Duca di Savoja fua morte, feguita poco dapoi da quella della Regina Giovanna. * 335. QAP.VII. Politia del Regno fotto i Governadori deputati da Giovanna . Go- verno che dapoi vi tenne la Regina Isabella moglie, e Vicaria di Renate d'Angiò. Guerre foftenute da costui col Re Alfonfo da chì in fine fù cofretto ad ufcirne, ed abbandonare il Reguo. 3379 CAP.VIII. De' Riti della Gran Corte della Vicaria; e de' Giureconfulti, che fiorirono nel Regno di Giovanna II.e di Renato; e da'quali foffe compilata la famofa Prammatica nominata la Filingiera. 343:

1. De’Giureconfulti di questi tempi, e da' quali fù compilata la Prammatica detta la Filingiera.

CAP.IX.Inftituzione del Collegio de Dottori in Napoli,

ར།པ་ 347.

-** 349.

CAP.ULT. Politia delle noftre Chiefe durante il tempo dello Scifma, infino al

Regno degli Aragonefi.

1. Monaci, e beni temperali.

LIBRO

XXVI.

352. 358.

CAP.I. DE Capitolise Privilegi della Città,e Regno di Napoli,e fuoi B4

roni.

Fogl.361. CAP.11.Succeffione del Regno dichiarata per la perfona di Ferdinando d'Aragona figliuolo d'Alfonso, Pace couchinfa col Pontefice Eugenio IV. da cui vengono inveftiti del Regno.

4

363. CAP.III. Nozze tra Ferdinando Duca di Calabria con Ifabella di Chiaramonyote nipote del Principe di Taranto. Morte del Papa Eugenio, ed elezione in fuo luogo del Cardinal di Bologna chiamato Niccolò che conferma ad Alfonso quanto gli avea conceduto il fuo predeceffore Eugenio 369. CAP.IV. Origine,ed inftituzione del Tribunale del S.C.di S.Chiara,ora detto di Capuana.

8372. 41. Del luogo ove fù questo Tribunale eretto:della diguità e condizione delle perfone, che lo componevano,e del lor numero; e come foffe crefciuto tanto, che in confeguenzá portò la moltiplicazion delle quattro Raote, delle quali oggi è compofto. CAP.V.Alfonfo riordina il Tribunal della Regia Canera, e come si fosse riuAnito col Tribunal della Regia Zecca, retto da' M.Razionali.

377.

386. CAP.

CAP.VI. Difpofizione, e numero delle Provincie del Regno Sotto Alfonso, ed Went in che modo fifoffero dalla Regia Câmera amusini firates a come foffere manurati-i fuochi di ciafcuna Città, & Terra,che lo compongono. 391. CAP.ULT. Alfonfo accrebbe il numero de Titoli, e de Baroni, a quali diede la giurisdiziow criminale . Sua morte, & leggi, che ci lafciò, 24019 LIBRO

GAP.I.

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:

XXVIL

420.

Principi di Taranto, e di Rossano con altri Baroni, dopo l'invite fatto al Re Giovanni d'Aragona, che fù rifiutato, chiamano alFimprefa del Regno Giovanni d'Angiò figliuolo di Renato: fua spedizio, ne, fue conquiste, fue perdite,e fuga. Fogl.413. CAP.II.Nozze d'Alfonfo Duca di Calabria con Ippolita Maria Sforzagline la del Duca di Milano di Elionora figliuola del Re con Ercole da Efte Marchese di Ferrara; e di Beatrice altra fua figliuola con Mattia Corvino Re d'Ungheria. Morte del Pontefice Pio II. e contese inforte tra il fuo fucceffore Paolo II. ed il Re Ferrante, le quali in tempo di Papa Sifo V. fucceffore furon terminate.a CAP.III. Splendore della Cafa Reale di Ferdinando, il quale pacato il Regno, lo riordina con nuove leggi, ed iftituti favorisce li letterati e le Aletterese d'introduce nuove arti.ne 423. CAP.IV. Come & foffe introdotta in Napoli Parte della ftampa, e fuo incremento. Come da ei ne nafceffe la proibizione de' tibri, ovvero la licenza per iftampargli; e quali abufi si fossero introdotti, così intorno alla PAS proibizione, come intorno alla revifioue de' medefimi. • 1. Abufi intorno alle licenze di fampare, e di proibire i libri. 429. «H. Abufi intorno alle proibizioni de libri, che fi fanno in Roma, le quali 272 fi pretendono doverfi ciecamente ubbidire. CAP.ULT.Re Ferdinando I.riforma i Tribunali,e l'Univerfità degli Studj: ingrandifce la Città di Napoli,e riordina le Provincie del Regno. 444. LIBRO

T

CAP.I.

I

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X: 427

433.

Fogl.456.

Baroni nuovamente congiarano contra il Re.Papa Innocenzio VIIL unito ad essi gli fa guerra : pace indi conchiusa col medefimo, ed efterminio de' Congiurati. GAP.II. Morte del Re Ferdinando I. d'Aragona: fue leggi che ci lasciò; e rinovellamento delle lettere, e difcipline, che preffo di noi fiorirono nel "E fuo Regno, e de fuoi fucceffori Re Aragoneft. Velomanibals. 465. 1. Rinovellamento delle buone lettere in Napoli. A 467. CAP.III. Degli Uomini letterati,che fiorirono a tempo di Ferdinando I. e da Egli altri Re Aragonefi fuoi fucceffori.

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472.

480.

CAP.IV. Stato della nostra Giurisprudenza in questi ultimi anni del Regno degli Aragoneft; e leggi, che da Ferdinando furono ftabilites CAPULT. De Giureconfulti, che fiorirono fra Noi a quefti tempi. 484.

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LIBRO

CAP.I. FErding

XXIX.

Erdinando II.è difcacciato dal Regno da Carlo Re di Francia.Entrata di questo Re in Napoli,a cui il Regno fi fottomette, Fogl.503. CAP.II. Carlo parte dal Regno, e vi ritorna Ferdinando, che ne difcaccia i Francefi coll'ajuto del G.Capitano; viene acclamato da' popoli, ed è reftituito al Regno: fue matrimonio, e morte. 106. ¤AP.III.Regno breve di Federico d'Aragona:fue disavventure,e cose cedendo a' Spagnuoli, ed a' Francefi foffe ftato costretto abbandonarlo, e ritirarfi

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CAP.IV. Origine delle difcordie nate tra Spagnuoli,e Francefi; e come finalte cacciati i Francefi, tutto il Regno cadeffe fotto la Dominazione di Ferdinando il Cattolico.

CAP.I.V

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521.

Enuta del Re Cattolico in Napoli, e fuo ritorno in Ispagna per la mor te accaduta del Re Filippo. Come lafciaffe il Regno fotte il governo de' Vicere fuoi Luogotenenti: fua morte, e pompofi funeralè fattigli in Napoli. Fogl.536. CAP.II. Nuova politia introdotta pel Regno, nuovi Magiftrati, e leggi conformi agl'iftituti,e tofumi Spagnuoli. De'Vicere, e Reggenti fuoi Colla terali, donde furfe il Configlio Collaterale, e nacque l'abbassamento degli altri Magiftrati, ed Ufficiali del Regno.

544.

545.

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L.-Del Configlio Collaterale, e fua inftituzione. CAP.III. Nuova difpofizione degli Ufficiali della Cafa del Re. CAP.IV. Degli altri Ufficiali,che militano fuori della Cafa del Re 555. CAP.V. Delle leggi,che Ferdinando il Cattolico, ed i suoi Vicere depatati al governo del Regno ci lasciarono 5600 CAP.ULT. Politia delle noftre Chiefe durante il Regno degli Aragonesi infino alla fine del fecolo XV. e principio del Regno degli Auftriaci. 562. I. Monaci, e beni temporali .

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564.

CORREZ.

guerra
acconfentiffe
concedute
Ferdinando
chiarezza
parimente
confermo
Conte
ov'era additato
prendenf

appuntate
XIV.Duca
Federico
Luigi XIV.
independenti

DEL

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Franzefi al tempo della declinazione dell'Imperio Romano abitarono quel paese volto al Settentrione, che tra la Baviera, e la Saffonia, fi diftende lungo le rive del Reno, e che fino al prefente Franconia dal nome di quefta Nazion ne vien nominato. Indebolito l'Imperio, e ceffato lo fpa vento della potenza Romana, invitati dall'efempio degli altri popoli vicini, deliberarono colla forza dell'armi procacciarsi più comodo vivere, e più larga, e fertile abitazione; ed avendo eletto in loro Re Faramondo, uno de' figliuoli di Marcomiro, fotto la di lui condotta, paffato il Reno, fi vol fero alla conquista delle Gallie intorno l'anno 419. lafciando il dominio della Franconia al vecchio Principe Marcomico. Clodione figliuolo di Faramondo diftefe le conquifte, e cominciò a fignoreggiar quella parte delle Gallie, che più propinqua alle rive del Reno, Belgica vien nomata. Succeffe a coltui Meroveo, non fi sà di certo, sè fratello, o se figliuolo di lui, ma proflimo al ficuro, e congiunto di fangue, il quale con valorofi progreffi dilatandofi nelle parti della Gallia Celtica propagò l'imperio de' fuoi Franzefi fino alla Città di Parigi e giudicando aver acquistato tanto, che baftaffe a mantenere i fuoi popoli, ed a formare un giufto," e moderato governo, fermò il corfo delle fue conquifte, e rivoltato l'animo a' penfieri di pace, abbracciò ambedue le Nazioni fotto al medefimo nome e con leggi moderate, e con pacifico governo, fondò, e ftabilì nel pofleflo delle Gallie il Regno de' Franzefi.

Continuò con ordinata fucceflione la difcendenza Reale in quefta prima

Tom.III.

A

ftir

ftirpe de' Merovingi, infino all'ultimo Re Chilperico. Pipino la trasferì poi nella famiglia de' Carolini; ma effendo quefta feconda ftirpe mancata: Ugo Capeto diede principio alla terza, detta perciò de' Capeti: di cui nacquero i Filippi, ed i Luigi, per cui la Francia fù gran tempo governata; ed effendofi continuata per molti fecoli la fucceffione in quefta ftirpe: pervenne a quefti tempi alla pofseffione del Regno il Re Lodovico IX. di quefto nome, quegli il quale per l'innocenza della vita, e per l'integrità de' coftumi, meritò dopo la morte d'efsere afcritto tra' Santi. Fratello di quefto Re fù Carlo Conte di Provenza, e d'Angiò, il quale per le cagioni nel precedente libro efpofte, efsendo ftato invitato alla conquista del Regno, con profperi avvenimenti ridufse l'imprefa a compiuto fine, e ftabilì in Puglia, ed in Sicilia il Regno degli Angioini.

Nel narrare i fucceffi, ed i cambiamenti del governo civile accaduti nel Regno loro, ferbarò, contro il coftume degli altri Scrittori, maggior brevità di quel, che finora abbiam fatto. La dovizia iltefsa, e copia grande delle loro memorie lasciateci; e'l veder la maggior parte d'efse notate in molti volumi di noftri Autori, e d'efserfene tefsute più Iftorie, mi fa fperare, che refe ormai note, e divulgate, di non mi fi dovere imputare a difetto l'averle in parte taciute. De' fatti degli Angioini, e degli altri feguenti Re, molto da' noftri fi trova fcritto: de' predecessori noftri Principi molto poco, e tutto intrigato. Ciò nacque da più cagioni: principalmente per non avere i Principi Normanni, e gli Svevi fermata la loro fede Regia in Napoli, o in altra Città di queste noftre Provincie, e d'efserci perciò mancati delle loro memorie pubblici Archivj. Le tante guerre poi, e revoluzioni accadute; gl'incendi, e' faccheggiamenti di quelle Città, che avrebbero potuto confervargli, come di Capua, Benevento, Salerno, e Melfi, e finalmente la barbarie, e l'ignoranza de' Scrittori mal difpofti a tefserne iftoria, ne cancellarono quafi ogni memoria. Molto perciò dobbiamo a' Monafterj della Regola di S.Benedetto, e fopra tutto a quello di Monte Cafino, in cui serbansi le memorie più vetufte anche de' Goti, efsendo il più antico Archivio che abbiamo nel Regno; ed a' due altri della Trinità della Cava, e di Monte Vergine, dove ftà raccolto quanto mai de' Normanni è a noi rimafo, Molto ancora dobbiamo a' loro Monaci, poichè qualche antica Cronaca, e qualche mal compofta Iftoria ad effi la dobbiamo. De' Re della illuftre Casa di Svevia, per aver avuti coftoro nemici i Pontefici Romani: gli Scrittori Italiani, che per lo più furono Guelfi, ne fcrifsero con molto strapazzo, con gran pregiudizio della verità; e sè qualche ftraniero, o qualche Cronaca novellamente trovata, non vi rimediava, fi farebbe nella medefima ignoranza, e pregiudicj.

Non così avvenne ne' tempi di questi Re della Cafa d'Angiò; poichè avendo Carlo principiato adornar Napoli con magnifici Tempj, ed Edifici, e dopo la feparazione del Reame di Sicilia, avendola renduta Regia Sede, e Capo, e Metropoli del Regno: quindi avvenne, che tennefi maggior conto de' regali diplomi, e delle altre lor memorie, e fi diede miglior forma

in

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