I principij della morale: o sia, Saggio sopra l'uomo, poema inglese di Alessandro PopeA spese del nuovo gabinetto letterario, 1829 - 229 páginas |
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affetti alcuni allor altrui amor anco ANNOTAZIONI antichi Arnobio ascoso Autore bella brama bruti cangia ciascun Cicerone Ciel colla Confucio d'ogni Deisti destino diletto diluvio universale Divina dolce dolce inganno domma doni dritto eguale Ellisse empie empj Ente enti Epicurei EPISTOLA Eroi età eterna fama felice filosofi follie forza Francesco Bacone funesto giusto gran guerra eterna guisa Iddio ingegno insieme Instinto involti istesso istoria l'Amor l'istesso L'ordine L'Uomo legge lire sterline Locke lume medesimo mente mezzo mira Mondo intier Mortal mostra Natura Nume occhi Odin oggetto opra orgoglio passioni peccato originale periglio piacer Pope porge Priapo primiero principj prodiga provida Provvidenza quei ragione ravvisare religione saggio saper Sapienza serve siegue sinderesi società Socrate spirto sublime suol suono Supremo terra ignota Tertulliano Tiranno trova universale uomini Uomo vano vanta vantaggio varj Vedi verace verità versi virtù vizj volge Zoroastro
Pasajes populares
Página 11 - ... pupille» dell'uomo, ma l'uomo non può comunque giungere a fissare direttamente in essa lo sguardo. E l'ammonizione si fa perciò più incalzante; riprende dunque Pope: Tu non puoi già spiar d'un guardo solo quelle forze motrici, il cui concerto, l'ordine, la fermezza, e la struttura dell'Universo intier libra, e sostiene: penetrar con qual alto magistero la suprema Potenza abbia disposto dei tortuosi vortici il sistema: scorrer le vie degli Astri, e delle sfere alzarti a voi tra quei lucenti...
Página 9 - Rivolgendosi inizialmente a lord Bolingbroke, così esclama Pope: Ah vieni, alzati a volo; un fin più bello volgansi a rintracciar le nostre cure, un oggetto più degno, e più sublime: questo l'Uomo sarà, raro, stupendo laberinto, in cui l'occhio effigiato d'un piano regolar scorge il disegno: in cui con savie leggi a un tempo istesso e la rosa, ed il cardo hanno i natali: qual nel darci la vita ebbero i Cieli disegno, investighiamo, e l'Uomo impari a conoscer se stesso entro i miei versi: del...
Página 9 - Uomo farà : raro, ftupendo Laberinto , in cui l' occhio effigiato D' un piano regolar fcorge il difegno ; Campo fertile sì , ma infiem felvaggio , In cui con favie leggi a un tempo ifteflb E la rofa , ed il...
Página 217 - Locke immaterialità e immortalità dell'anima «con quelle istet.be prove, che egli adduce ». Io le idee mi dispongo, io le combino. Separo, astrae, distinguo, e colla mente Sopra tutto il Finito ergo il cammino. Un libero principio intelligente, Che non prende dai sensi il suo destino, Puro spirto esser dee di parti esente. E all'io puro spirito corrisponde la realtà assoluta dell'Essere primo. . Or se in niun dei composti Enti risiede Virtù in...
Página 85 - Vii schiatta della Terra , Uomini insani , Che fino al Ciel portar la guerra osate ! Su via ; monti ammassando sopra monti , Dei Giganti gli stolidi disegni Si rinnovin da voi ; ma del Supremo Braccio Immortal le vindici saette Confonder ben sapranno in un momento Gli sforzi rei del vostro orgoglio audace , E le fumanti rovesciale rupi Serviranno di tomba ruino'sa Alle vostre impotenti ire 'deluse.
Página 10 - La luce divina risplende per ogni dove e si rende visibile anche alle «languide pupille» dell'uomo, ma l'uomo non può comunque giungere a fissare direttamente in essa lo sguardo. E l'ammonizione si fa perciò più incalzante; riprende dunque Pope: Tu non puoi già spiar d'un guardo solo quelle forze motrici, il cui concerto, l'ordine, la fermezza, e la struttura dell'Universo intier libra, e sostiene: penetrar con qual alto magistero la suprema Potenza abbia disposto dei tortuosi vortici il sistema:...
Página 11 - ... profonda , Che il Mondo tutto a voglia sua compose?. E che ! forse il tuo spirito orgoglioso Tra i legami del corpo imprigionato Del consiglio divin trovossi a parte ? Non già l...
Página 31 - Or dell' ingegno fuo gonfio , ed altero , D' effer fi crede un Nume , a cui non manchi Ogni pregio , e potere ; or folto il pefo Del fuo corpo gemendo afflitto , e laffo , Penfa aver forte in tutto ai bruti eguale . 2...