La divina commedia, Volumen 1

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G. Formigli, 1837
 

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Página 399 - , quand' io t' odo. Che per l' effetto de" suoi ma' pensieri, Fidandomi di lui, io fossi preso, E poscia morto, dir non è mestieri. Però quel che non puoi avere inteso, Cioè, come la morte mia fu cruda, Udirai, e saprai se m
Página 174 - uom si toglie. Qui le strascineremo, e per la mesta Selva saranno i nostri corpi appesi., Ciascuno al prun * dell' ombra sua molesta. Noi eravamo ancora al tronco attesi, Credendo ch'altro ne volesse dire, Quando noi fummo d' un romor sorpresi, Similemente* a colui che venire Sente 'l porco
Página xxv - A te convien tenere altro viaggio, Rispose, poi che lagrimar mi vide, Se vuoi campar d' esto luogo selvaggio: Che questa bestia, per la qual tu gride, Non lascia altrui passar per la sua via, Ma tanto lo impedisce che I
Página xxvii - E come quei , che con lena affannata Uscito fuor del pelago alla riva, Si volge all' acqua perigliosa e guata; Così I' animo mio , che ancor fuggiva, Si valse indietro a rimirar lo passo, Che non lasciò giammai persona viva.
Página xv - E come quei, che con lena affannata Uscito fuor del pelago alla riva, Si volge all' acqua perigliosa e guata; Così I' animo mio , che ancor fuggiva, Si volse indietro a rimirar lo passo, Che non lasciò giammai persona viva.
Página xvii - E come quei, che con lena affannata Uscito fuor del pelago alla riva, Si volge all' acqua perigliosa e guata; Così I' animo mio , che ancor fuggiva, Si valse indietro a rimirar lo passo, Che non lasciò giammai persona viva.
Página xxviii - il più basso. Ed ecco quasi al cominciar dell' erta, Una Lonza leggiera e presta molto. Che di pel maculato era coperta: E non mi si parila dinanzi al volto; Anzi impediva tanto il mio cammino, Ch' io fui per ritornar più volte volto. Ed ecco,
Página 371 - nel mondo gramo, Diss'egli a noi, guardate, ed attendete Li ruscelletti, che de' verdi colli Del Casentin discendon giuso in Arno, Facendo i lor canali e freddi e molli, Sempre mi stanno innanzi , e non indarno
Página 111 - Queste si percotean*, non pur con mano, Ma con la testa, e col petto, e co' piedi, Troncandosi co'denti a brano a brano. Lo buon Maestro disse: Figlio, or vedi L'anime di color, cui vinse l'ira: Ed anche vo'che
Página 194 - , e gridò: Qual meraviglia? Ed io, quando 'l suo braccio a me distese, Ficcai gli occhi per lo cotto aspetto, Sì che 'l viso abbruciato non difese 'La conoscenza sua al mio intelletto; E chinando la mano alla sua faccia

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