Descrizione geografica dell'Italia ad illustrazione della Divina commedia di Dante Alighieri: accompagnata da una carta specialeTipografia Raspi e compagnia, 1865 - 52 páginas |
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Términos y frases comunes
Acquacheta acque affluenti Alighieri Alpi Alpi Carniche anticamente Arno bagna la città beato Ubaldo Benaco borea Brenta Campagnatico Casentino chiama Acquacheta Chiana Chiascio Chiaveri chilometri colle eletto collocata corso Dante Dante chiama Dante nel Paradiso Dante ricorda declivio orientale descrizione dice distanza di circa distende Divina Commedia Falterona Feltro fiume fiumicello foce Forlì Garda Garigliano gatorio giace giogo golfo di Quarnero Gubbio Inferno Inferno XXVIII l'Adige l'Arno L'Ombrone lago di Bolsena Lombardia luogo mar Ionio Marca Trevigiana Marecchia Maremma medesima meridionale mezzo Mincio montagne monte Veso Montefeltro monti Lesini Montone Napoli nasce nell'Inferno nome è vacante ostro padule di Fucecchio Paradiso XVI passa Peloro penisola Piave poco lungi ponente presso Puglia Purg Purgatorio Quarnero Quivi ramo Ravenna regione riva sinistra Riviera s'innalza Sanesi Sardegna scorre a levante settentrionale Sicilia Siena sorge stretto di Messina Tevere Tronto trova Val Camonica Verde verso già citato verso levante VIII XXVII
Pasajes populares
Página 24 - Che dall' un lato tutti hanno la fronte Verso '1 castello, e vanno a santo Pietro : Dall' altra sponda vanno verso '1 monte.
Página 12 - Tra brutti porci, più degni di galle, Che d'altro cibo fatto in uman uso, Dirizza prima il suo povero calle.
Página 46 - Tal, ch' ogni vista ne sarebbe schiva. Qual' è quella ruina, che nel fianco Di qua da Trento l' Adice percosse, O per tremuoto, o per sostegno manco ; Che da cima del monte, onde si mosse, Al piano è sì la roccia discoscesa, Ch...
Página 27 - Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo, fertile costa d'alto monte pende, onde Perugia sente freddo e caldo da Porta Sole; e di rietro le piange per grave giogo Nocera con Gualdo.
Página 31 - L' ossa del corpo mio sarieno ancora In co del Ponte, presso a Benevento Sotto la guardia della grave mora. Or le bagna la pioggia , e muove '1 vento Di fuor del regno, quasi lungo '1 verde, Ove le trasmutò a lume spento.
Página 48 - Bolle 1' inverno la tenace pece A rimpalmar li legni lor non sani, Che navicar non ponno, e in quella vece Chi fa suo legno nuovo, e chi ristoppa Le coste a quel che più viaggi fece; Chi ribatte da proda, e chi da poppa; Altri fa remi, ed altri volge sarte; Chi terzeruolo, ed artimon rintoppa: Tal, non per fuoco, ma per divina arte Boi Ila laggiù so una pegola spessa Che inviscava la ripa da ogni parte. I' vedea lei, ma non vedeva in essa Ma' che le bolle che il bollor levava, E gonfiar tutta,...
Página 31 - Cosenza, che alla caccia Di me fu messo per Clemente, allora Avesse in Dio ben letta questa faccia, L' ossa del corpo mio sarieno ancora In co del ponte presso a Benevento, Sotto la guardia della grave mora.
Página 14 - 1 dì fu spento, da Pratomagno al gran giogo coperse di nebbia; e '1 ciel di sopra fece intento, sì che '1 pregno aere in acqua si converse: la pioggia cadde ed a...
Página 15 - Ugolino aveva voce d'aver tradita te delle castella, non dovei tu i figliuoi porre a tal croce. Innocenti facea l'età novella, novella Tebe, Uguccione e il Brigata K) e gli altri due che il canto suso appella.
Página 20 - NON era ancor di là Nesso arrivato, Quando noi ci mettemmo per un bosco, Che da nessun sentiero era segnato. Non frondi verdi, ma di color fosco ; Non rami schietti, ma nodosi e involti ; Non pomi v