Sacre rappresentazioni dei secoli XIV, XV e XVI, Volume 2Successori Le Monnier, 1872 - 467 pages |
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Alessandro D'Ancona. Ch'io vo ' del corpo suo fare ogni strazio . Perchè l ' ira non vinca la ragione , Abbi otto giorni a convertirsi spazio . Di ' solo a Giove , Iddio de ' nostri Dei : Signor , peccavi , miserere mei . El CAVALIERE di ...
Alessandro D'Ancona. Ch'io vo ' del corpo suo fare ogni strazio . Perchè l ' ira non vinca la ragione , Abbi otto giorni a convertirsi spazio . Di ' solo a Giove , Iddio de ' nostri Dei : Signor , peccavi , miserere mei . El CAVALIERE di ...
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... ch'io non arò vergogna . El CAVALIERE apre la prigione e dice : Esci qua fuora , e voi presto il legate ; Guardatel ... ch'io ne faccia ? L'IMPERATORE risponde al cavaliere : Presto si ti dirà , se non si muta . Ora si volge a Santo ...
... ch'io non arò vergogna . El CAVALIERE apre la prigione e dice : Esci qua fuora , e voi presto il legate ; Guardatel ... ch'io ne faccia ? L'IMPERATORE risponde al cavaliere : Presto si ti dirà , se non si muta . Ora si volge a Santo ...
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... ch'io getto mie parole al vento , Ch'io zappo l'acqua e semino alla rena , Tu con la ostinazion , io col tormento ; Penam sitisti , e io ti darò pena . Bisogna a questo mal mutar unguento , Ribaldo , tristo , pazzo da catena ; Perchè da ...
... ch'io getto mie parole al vento , Ch'io zappo l'acqua e semino alla rena , Tu con la ostinazion , io col tormento ; Penam sitisti , e io ti darò pena . Bisogna a questo mal mutar unguento , Ribaldo , tristo , pazzo da catena ; Perchè da ...
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... ch'io sento tutto consumarmi ; Omè , ch ' io son dal dimon combattuto ; Omè , che senza te , non posso aitarmi ; Omè , omè , che a morte io son venuto E di veder il ciel mill ' anni parmi . Apri al servo fedel le sante braccia , E spira ...
... ch'io sento tutto consumarmi ; Omè , ch ' io son dal dimon combattuto ; Omè , che senza te , non posso aitarmi ; Omè , omè , che a morte io son venuto E di veder il ciel mill ' anni parmi . Apri al servo fedel le sante braccia , E spira ...
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... Ch ' io voglio il primo mal guarir col male , Co ' graffi sopra graffi rigraffiarlo , E in sulle piaghe poi fa ' metter sale . E se non giova , io farò devorarlo Da qualche crudo e selvaggio animale , Ch'i ' intendo di veder se quel suo ...
... Ch ' io voglio il primo mal guarir col male , Co ' graffi sopra graffi rigraffiarlo , E in sulle piaghe poi fa ' metter sale . E se non giova , io farò devorarlo Da qualche crudo e selvaggio animale , Ch'i ' intendo di veder se quel suo ...
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Sacre rappresentazioni dei secoli XIV, XV e XVI, Volume 2 Alessandro D'Ancona Affichage du livre entier - 1872 |
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Acciò affanno amore ancilla ANTONIO Barlaam battezzati Buddha buon CARAPELLO CAVALIERE CELERINO ch'i Chè ciel colui compagnia conforto CONSTANTINO Constanza contento corpo CRATONE crede cristian Cristo croce cuor d'ogni degno demonio diavol diletto DIOSCORO dolce dolce Signor dolor dracone drento duole ediz eterno EUFRASIA dice EURIALO farò Fate fede figliuol fuggir fussi gente Giesù Giove gloria gran GRISANTE Iesù IMPERADORE dice imperio Jesù JOSAFAT Juda lasso laudato MADONNA dice madre MALCO manda meco MONACA mondo morte nimico ognun Omè onore Orsola pace padre Panunzio peccato piace piangendo piglia PREFETTO presto priego ragione regno Risponde SANTO SILVESTRO s'io SANTA BARBARA Santa MARGHERITA Santa TEODORA Santo IGNAZIO SANTO ONOFRIO sarà sarai segue sento servi sien Signor sposo star Suor Suor ANGELA teco Teofilo terra tormento torna Traiano trovato truova vedi veggo venire VERGINE MARIA virtù voglia vuoi vuol
Fréquemment cités
Page 252 - 1 campo non abbi carestia ; Venga pan fatto ed ogni vettovaglia ; E Paul sarà teco in compagnia ; Fate far scale onde la gente saglia ; Quando della battaglia tempo fia, Ciascun sia pronto a far la sua faccenda; Sol Gallican tutte le cose intenda. Fate tutti i trombetti ragunare Subito; fate il consueto bando , Che la battaglia io vorrò presto dare : L' esercito sia in punto al mio comando.
Page 237 - A noi fatica, a voi il piacer resta: però non ci guastate questa festa. Santa Costanza, dalla lebbra monda, con devozion vedrete convertire; nella battaglia molto furibonda gente vedrete prendere * e morire; mutar lo imperio la volta seconda *; e di Giovanni e Paulo il martire; e poi morir l'apostata Giuliano per la vendetta del sangue cristiano.
Page 244 - Dimmi ch' è la cagion di questo tedio ; E s' io ci posso fare alcun rimedio. Dimmelo, o padre, sanza alcun riguardo; Io son tua figlia per darti dolceza ; E però dopo Dio a te sol guardo, Pur ch' io li possa dar qualche allegreza.
Page 267 - l savio son sopra le stelle; Onde io son fuor di questa vana legge : I buon punti, e le buone ore son quelle, Che l' uom felice da se stesso elegge. Fate avviar le forti gente e belle: Io seguirò pastor di questa gregge. O valenti soldati, o popol forte, Con voi sarò, alla vita, alla morte.
Page 257 - Non pensi a util proprio oa piacere, ma al bene universale di ciascuno: bisogna sempre gli occhi aperti avere (gli altri dormon con gli occhi di...
Page 257 - Però, s'io stessi in questa regal sede, saria disagio a me, al popol danno; l'età riposo, e "1 popol signor chiede: di me medesmo troppo non m'inganno. E chi sarà di voi del regno erede, sappi che "1 regno altro non è che affanno, fatica assai di corpo e di pensiero; né, come par di fuor, dolce è l
Page 265 - Non è signor chi le cure abbandona e dàssi a far tesoro o a' piaceri: di quel raguna, e le cure lasciate, e del suo ozio, tutto il popol paté.
Page 252 - Fate e' graticci, e' ripari ordinate Per le bombarde ; e' ponti sien ben forti; E'bombardier securi conservate, Chi'; dalle artiglierie non vi sien morti : E voi, o cavalieri, armati state A far la scorta vigilanti, accorti : Che '1 pensier venga agli assediati meno, E le bombarde inchiodate non sièno.
Page 260 - Co' vivi i vivi, e' morti sien co' morti. Io so che questa mia persecuzione Da un error ch' io fo , tutta procede ; Perch' io sopporto in mia iurisdizione Questa vil gente , quale a Cristo crede : Io vo' levar , se questa è , la cagione , Perseguitando questa vana fede ; Uccidere o pigliar sia chi si voglia.
Page 250 - Fortuna m' ha campato a torto, Acciocch' io vegga tanto mio dolore: Almanco fussi io morto questo giorno: Che non so come a Costantin ritorno. GIOVANNI. Quando Fortuna le cose attraversa, Si vuoi reputar sempre che sia bene: Se tu hai oggi la tua gente persa, Ringrazia Dio, che questo da lui viene. Non vincerà giammai la gente avversa Chi contro a sè vittoria non ottiene; Nè vincer altri ad alcuno è concesso, Se questo tal non sa vincer sè stesso.