Suor IPPOLITA: Suor ANGELA : Suor IPPOLITA: Suor ANGELA : Suor IPPOLITA: S'i' sto in sentimento I' dileggerò loro, E farò di coloro Che staranno a vedere, Col grifo a contraffarle; Io non son ben sicura; Che 'l prior non s'adiri. Io stimo questo, poco, Il nostro vecchierello, Noi siam deliberate 1 Se la verrà, facci ella, Vien fuor suor DANIELLA e dice: Suor ANGELA : Suor DANIELLA: Orbė, voi non venite? Tutte le genti in sala. Andate, e fate gala; Noi non vogliam venire; Non perder tempo a dire, Chè tu potrai sonare. O sorelle mie care, vien 1 Con questo verso senza rispondenza, e così un'altra volta più sotto, turbato tutto l'ordine delle rime: ma noi lasciamo stare, seguendo le più antiche edizioni. VOL. II. 28 Perchè fate voi questo? E certo e' fie molesto Acciò non s'abbia a dire Che voi siate ostinate. Le ci han ben trattate Suor IPPOLITA: Nel dividere e' panni! Suor IPPOLITA: Fatto ci han mille inganni, Tolto hanno i me' per loro; E' cuffioni e cappelli, A noi hanno rinvolto E' par ci abbin trovato Di nessun ho paura, Suor DANIELLA: O pulitina mia, Suor ANGELA: Suor IPPOLITA: Suor ANGELA : E' non ci è carestia Di veste e di collane. Per vestir le befane E noi parrem le fante, Che diran le persone Le nostre maestre Che non son state destre A provederci. I' son fornita a cenci E ho certi rimbrenci: 1 Suor IPPOLITA: O come parrò bella! Vien fuora suor Gostanza: Suor ANGELA : Omè, che odo io dire: Tutte le gente in sala. Venite, suor Costanza : Suor GOSTANZA: Orsù, sia in buon ora, Suor MASSIMA : Suor IPPOLITA: Suor GOSTANZA: Ditemi la cagione Perchè siate adirate; Voi sapete ch' amate E so, se voi vorrete, I' sento tante pene O che non ne venite! Pregarci, e dispiacere A noi dua a un tratto. 1 Il Vocabolario registra Rimbrencioli e Rimbrencioloso: e coll' autorità del Redi che le indicò e di Pietro Aretino che le adoperò, le dice voci aretine ma d'uso in Firenze: nè su questa affermazione di un uso aretino usato in Firenze, mi fermerò a discutere, non potendo asserire che l'autore della Santa Teodora sia fiorentino, e anteriore a Messer Pietro. Rimbrenci vuol dire ciarpe, ritagli, stracci. Suor MASSIMA : Suor ANGELA : Suor GOSTANZA: Suor IPPOLITA : Suor MASSIMA : Nel cervel tal durezza, O quanto errate voi! E perchè stiamo in pace Pur che presto ne andiamo Egli è poco peccato; E direm che per burla Ma vi prego ch' andiamo Arò io quella cotta? Ma i̇' vedo coloro Che vestite escon fuora; Camminate in buon'ora: La sarà cominciata. Vanno dentro a vestirsi, e viene fuora QUELLA che fa mento, e dice: Silenzio, udite, e fu già in Antiochia Qual ebbe di bellezze tanta copia Arde il tiranno, e non punto si queta, Il cristiano Eurialo vedendo Tal cosa udendo il tartaro feroce I' son quell'io che senz' alcun rispetto Sendo tra lor questa pietosa guerra Vengono fuora dua donne, Daria e Clarizia, e DARIA dice: Ch' andassim' oggi a veder questa festa Perchè gli è segno che noi stiamo in pace Però noi siam tenute a fargli onore. |