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fopra,quafi due volte huomo, perche per falsa imputatione della matregna ucciso, per beneficio d'Efculapio, ouero di Diana, fi dice effere ftato ritornato in uita .

Vliffe, figliuolo di Laerte, & d'Autolia Re delle ifole d'Itaca, & di Dulichio aftutiffimo & facon do.Coftui apparecchiando i Greci l'ifpeditione con tra Troia, per ftare à cafa, finfe di effere pazzo. Vedi fopra Palamede. Il medefimo fco perfe Achil le, che ftaua nafcofto in fciro in habito di donna, &lă condusse à Troia, & in quella guerra mol- ! te cose prudentemente fece. Ancora, dapoi la ruina di Troia,ritornando tutti gli altri Greci al la patria; Vliffe moleftato dalla forza delle fortune; andò diece anni errando pel mare,& pers nenne à diuerfi luochi,come dice Homero, ilqua le dei fuoi errori fcriffe una opera famofa, che è intitolata Odiffea. Percioche Vliffeo, grecamen te.è chiamato Odiffea,il perche Vliffe, ouero Olifa Se non Vlixe fi fcriuerà, come infegna il Filelfo. "Dapoi lunghi errori adunque, Kliffe naufrago giunfe ad Alcinoo Re de Pheaci. Da cui fu cortefemente riceuuto, & bauendo hauuto in dono -compagni,& una nque ; ultimamente ritornò in Itaca fua patrias er in habito di mendico entrato in cafa fua, & da niuno conosciuto ; da quelli che addimandauano per mogliera Penelope fua

conforte

conforte, fa molto moleftato. I quali alla fine con lo aiuto di Telemaco fuo figliuolo, & dei pafiori fuoi da porci, ai quali fi hauea patefato,ammaz Zo,& acciecò. In fine, Telegono un'altro fuo figliuolo con una uelenofa fpina del pefce Trigone, non fapendo, uccise Vliffe.

Vmbria, region d'Italia preßo l'Apenino, in cui è la città di Spoleto; onde l'Vmbria boggi s'appella il Ducato di Spoleto.

Volterra, un caftello della Toscana posto in monte. Volfci, un certo popolo in Latio, ouero in terra di

Lauoro.

Vrannia, fi chiama una delle Muse, quafi celefte, da uranos, che fignifica cielo.

Vrano, padre di Saturno, per altro nome Celio, à cui Saturno fuo figliuolo troncò le membra uirili come difopra in Venere.

Vrbino, città nell'Imbria; ancora, che alcuni di cano, che fia nella Marca d'Ancona. Vtica, città d'Africa.

Vtino, caftello d'Acquilegia. Hoggi Vdine. Vulcano, figliuolo di Gioue, & di Giunone, il quale effendo nato brutto, & non gli hauendo arriso Giunone; fu precipitato da Gioue nell'isola Lenno, oue fecondo alcuni fu nudrito dalle Simie; & da quella caduta rimase zoppo d'un piede. Si dice, ch'egli è fabro de i Dei, ilquale formò à Gió

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ue le faette, & le arme a i Dei contrai Giganti ; ne perciò fu lasciato andare alla tauola de i Dei. Anzi che ricercando le nozze di Minerua,hebbe repulfa. Onde Virgilio.

Ne Iddio costui degnò della sua menfa,

Ne lo degnò la Dea del letto &c. Dapoi, diuenuto marito à Venere, uedendola adulterar con Marte, fece fottilißime catene, con lequali gli legò di maniera, che non potes uano distaccarfi fino à che da tutti i Dei, & da tutte le Dee non foffero ueduti, & dileg giati. E anco Vulcano Iddio del fuoco, & fpeffo fi pone pel fuoco. Indi Vulcanio, & Vul

cania.

Vulturno, fiume di Terra di Lauoros presso ilquale è il caftello Vulturno, cofi chiamato dal fiume.

Vulfinio, caftello di Toscana, già da una faetta tutto abbruggiato. Hoggifi chiama Bolsena.

X

X

ANTO preffo Troia, la cui acqua beuuta fa le pecore roffe: perche Xanto in gre co fignifica roffo. Anco Xanto fu un nome proprio d'un certo Troiano. Anco il nome d'un canallo d' Hettore fecondo Homero.

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Xanthij, popolo d' Afia ; i quali affediati da Harpaga Generale del Re Ciro, mifero le mogliere, & i fanciulli, & tutto il mobile di cafa in una rocca', & poftoui il fuoco, l'abbruggiarono. Ma effi faltando impetuofamente fra gl'inimici, tutti furono ammazzati; come attefta Herodoto. Xantippe, mogliera di Socrate faftidiofa eritrofa. Maak s

Xenocrate Calcedonio filofofo Academico, auditor di Platone, tardo d'ingegno, & di coftumi •graue. Successe nella fcola à Speufippo, laquale egli tenne uenticinque anni.

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Xenofonte Ateniefe filofofo,& capitan famofo difcepolo di Socrate, & Emulo di Platone; ilquale fcriffe molte cofe elegantißimamente; & tra le altre la pedia di Ciro Re, cioè la difciplina Anco l'Iconomica, cioè il libro del gouerno della cafa. Xerfe, Re de' Perfiani figliuolo di Dario, per uen- dicerfi de i Greci, che haueuano diftrutte le genti di fuo padre; con un grandißimo efercito uenne in Grecia. Ma i Greci abbandonate le città,ha-, uendo affalito il Re con guerra nauale in un luoco ftretto; lo uinfero, fendo loro capitano Temiflocle. Giuftino dice, che Xerfe armò contra i Greci fettanta mille persone del regno, & trecento mille di quelli, che gli vennero in aiuto. Anco fi S 4 dice,

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dice, ch'egli hebbe diece uolte cento mille naui . ̈ ́. Ma uinto in guerra di mare, tutto pauroso con una barchetta fuggì nel fuo regno; fu uccifo dapoi da Artabano capitano.

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ABVLONE fu uno dei dodici figliuoli d'Israel; & fi pone per quella Tribu di ́. Giudei.

Zacinto, ifola nel greco mare dirimpetto al feno Corintiaco. Vergilio.

Già nel mezo dell'onde appar Zacinto
Di boschi piena &c.
Hoggis'appella il Zante.

Zancle, una città di Sicilia; per altro nome Meffina, lontana da Cariddi; onde Cariddi, è cos દે gnominata Zanclea. Fu & un'altra città della

Morea.

Zenone. Eleate, cioè di Elea città, filofofo & inuentor della Dialettica fecondo Ariftotile. Ilquale uolendo liberar la fua patria oppressa da Tirannia, scoperto & preso dal tiranno; fendo tormentato perche riuelaẞi i complici della congiura ; si tagliò la lingua co i denti, & la fputò nella faccia del tiranno. Altri fcriffero, che mordendo una orecchia al tiranno gli la leuò, & riprendendo i

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