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vero Tiburtina. Et tutte le Sibille fcriffero della incarnatione di Chrifto; come afferma Lattantio. Sicambri, popolo della Germania propinqui à quei da Gheler dall' una & l'altra ripa del Reno. Et fi giudica, che fiano quei di Gheler. Ma hoggi i Sia cambri fi chiamano Nanfo di Heffem. Sicania, è la Sicilia così appellata da i popoli Sicani, i quali primieramente dalla Spagna se ne andaro no in Italia, & dapoi paffarono in Sicilia ; onde Sicani, fono chiamati Siculi, ouero Siciliani. A Sicilia, nobile ifola in uno stretto,ma pericolofo mare lontano dalla Italia, à cui era gia aggiunta. Quinci Siculo, & Siciliese, cioè Siciliano. I greciferiuono Sicelia per e onde & Virg. fece il pa \tronimico feminino Sicelide; quando dice; Sicelide Mufe &c. Ha anco la Sicilia tre promontorij, de' quali uedi Trinacria

Sicione, ouero Sicionia, città antica della Morea in
Mifitra, preffo la quale fono molte oliue. E anco
una ifola nello Arcipelago dirimpetto à Ragugia.?
Sicori per o corto, fiume della Spagna. Lucano.
Fra gli Hefperi non ultimo il Sicori

Fiume &c.

Sidone, città maritima della Phenicia,cofi chia ma- ? ta dalla abbondanza de pefci: done primieramen te fu fatto il uetro.

Siene per e lungo, ifola, ouero città ne i confini della Etiopia, ouero dello Egitto, pošta fotto il tro-2

pico eftiuo; cioè fotto il cancro, nello eftremo.del la torrida Zona.

Sigeo è un promontorio di Troade, ouero di Troia. Sila, monte, & felua del Principato

.

Silla, un gentilhuomo Romano, il quale ruppe il Re Mitridate; & contra Mario Romano fece una Sanguinofißima guerra ciuile; & crudeliffimas mente ammazzò i Mariani, cioè i Fautori di Mario. Dapoi, effendo diuentato Dittatore, cioè solo Prencipe in Roma; pofta giù la Dittatura,mo ri dal male che fanno i pidocchi : O (come altri ua gliono) per troppa ira uomitando fangue. Sileno per e lungo balio,& pedante di Bacco. Siler, ouero Silero, fiume del Principato,che bagna ·la terra di Salerno, & fepara terra di Lavoro dal Principato; il quale fiume quantunque altroue fia falutifero; nondimeno di là dalla terra di Sor rento; tutto quello che in lui fi getta,diuenta pie

tra,come dice Plinio.

Siluano, Iddio ruftico delle felue.

Siluia,cioè Ilia madre di Romulo.

Simeto,fiume di Sicilia non lontano dalla città di Catania,

Simonide Greco Poeta Lirico, che haueua origine' dall'Ifola Cea. Et fu il primo Lirico presso i Greci, attiffimo à mouere le lagrime. Ritrouò il uer-fo flebile.

Simoe per o corto, fiume Troiano,che cade dal mon

te

te Ida, & alla fine fi mefcola col Xanto. Simplegadi fono due fcogli nel mare, che fi chiama Hellefponto cioc lo stretto di Coftantinopoli; tra i quali è una difficile & pericolofa nauigatione.Si chiamano anco Sindromadi, cioè concorrenti,per che pare da lungi, che concorrano. Si chiamano anco Cianee, come di fopra. Sina, monte nel deferto di Arabia, per altro nome Oreb, ouero Choreb : Nel quale Mose hebbe la legge, & i precetti da Dio. Altramente detto

Sinai.

Sinadi,caftello di Phrigia, onde marmore Sinadico. Sinope fu una città preffo il Mar Maggiore, ouero in Cappadocia, patria di Diogene Cinico...

Siponto, famofa città della Puglia, preffo il monte Gargano edificata da Diomede.

Siface, Re di Numidia uinto da Scipione

Sifno, ifola nello Arcipelago, già producitrice di argento.

Siracufa, città bellissima & nobilißima in Sicilia presso il promontorio Paclinio boggi capo Passaro; la quale bauea tre muri, & tre rocche, & un porto di marmo. Piu uolgarmente fi chiama Saragofa.

Sirene, tre figliuole del fiume Acheloo,& della Mu fa Calliope lequali habitauano in una certa isola fra l'Italia,& la Sicila; con la dolcezza del canto loro tirauano à fe inauiganti, & dapoi gli & 2 ucci

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uccideuano. Ma Vlisse bauendo danauigare per quelle parti,chiufe co cera l'orecchie de fuoi com pagni, accioche non udifferò il canto di quelle; & fi fece legare all'albero della naue, & così (come dice Homero) campò. Et le Sirene d'effere fprezzate fi dolfero in guifa, che fi lanciarono in mare. Siria è una regione dell' Afia Maggiore presso la Giu dea. Alcuni nondimeno chiamano Siria tutta quel 2. la regione, che abbraccia la Phenicia, la Palesti na, la Mefopotamia,& la Babilonia,laquale è an co appellata Affiria. Quinci Siro. Hoggiquefta regione fi chiama Soria,

Sirio è una ftella nel mezo del centro del cielo ; alla quale quando giunge il Sole, fi raddoppia il cal■ do,et pel gra caldo languifcono i corpi de i morta li.Latinamente quefta ftella è chiamata Canicula. Şirti fono due Seni, cioè due luochi del mare nel fine dell'Africa, a i quali non si può andare per l'ondo fo & reciproco mare. Sono adunque luochi pericolofi per le correntie, cioè pe' mouimenti inquie- ? ti,& per l'abbondanza della fabbia. Tengo che bora fi chiamino le fecche di Barbaria.

Sififo, figliuolo di Eolo, fu uno affaßino in Ifthmo, il quale fu ucciso da Tefeo. Et fi dice, che ha questa pena nello inferno, che sempre è conftretto portare in cima un monte un faffo, che come lo ha por tato, fdrucciola giù. Ouid.

9 te ne uai dal faffo, che tornare

Ote

--- [:s Giù dee di nouo, a forza lo fofpingi

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Sififo &c.

Sitone già fi chiamaua la Tracia.Quinci Sitonio,cio eTracio. Virg...

Mettianci fotto a le Sitonie naui

De l'acquofa uernata &c.

Smilace fanciullasla quale Struggendofi per amore di Croco giouane fi dice essere mutata in una her→ ba del fuo nome, che è fimile all Hedera: Ouidios Et Croco conuertito in picciol fiori

Con Smilace &c.

aman Smirna città d'Ionia, ouero di Meonia in Afia Minore, la quale città Melete fiume circonda. QueAta da alcuni è chiamata la patria d'Homero. Hog gi è detta le Smirre .

Socrate Ateniefe, figliuolo di Sofronifco marmoraio; & di Fenareta balia; ilquale effendo d'acuto ingegno, & uedendo, che la Fifica, & la Facondia fenza uirtù niente giouauano; quelle arti, che fole alhora in ufo erano lasciate; all'etica fi riuolfe; & i fofifti grandemente dileggia= ua. Appreffo, richiesto Apolline da un certo di Socrate, rifpofe lui effere fapientißimo. Per que fte cofe inuidiandolo molti, da Anito un certo ricco, da Meliffo poeta, da Licone oratore fu accufato, che fprezzana i Dei, & che corrom peua i putti. Et parlando troppo animofamente in giudicio, condannato alla morte; beuette il ue

& 3

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