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fciò combattere ai filoi. Tullo poi, hauendo fuperati gl'inimici, legato Metio ad alcuni caualli bianchi, lo fece fmembrare in piu partizan pah Micene, città della Morea, edificata da Perfeo pref fo Argo, la quale alcuna uolta hebbe l'imperio della Morea. Fu finalmente da gli Argini difrutta. Horatio.

Atto dirà a i caualli Argo, & Micene

Ricca &c.

Miciffa, Re di Tunigi figliuolo di Maẞiniffa Re, di
cui tratta Salluftio nella guerra Giugurtina;
nel vero fu zio di Giugurta,

Micone per o corto, ifola preffo Delo, & una del
le Cicladi.

Mida ricchißimo figliuolo di Gordio Re di Frigia.Di coftui fauoleggiano che Bacco gli diede l'eletta di domandargli ciò che volea. Et effo gli domandò, che tutto quello che toccaffe, diuentasse oro. Al che acconsentendo Bacco, Mida per farne esperienza, toccò legni, pietre, & pomi ; & fubito ogni cofa diuentaua d'oro. Ma toccando egli il ci bo,& le beuande; & il tutto conuertendofi in oro ; alhora conobbe che ftoltamente hauea domā dato; & pentendofene pregò Apollo, che glitoglieffe quefto dono. A cui Bacco commife che fi lauaffe nel fiume Pattolo, & cofi farebbe libera to; onde alhora cominciò ad effere l'oro nel Pattolo. Pofcia contendendo Febo, & Pan a can-` !

tare

tare, & hauendo il monte Tmolo, eletto giudice, fatta la fentenza in fauor di Febo; Mida, che me defimamente ut fi trouò, per pazzia d'ingegno,

groffezza diffe che Pan hauea cantato meglio. Il perche fdegnato Febo, fece a Mida l'orecchie d'Afino, lequali Mida cofi tenne nafcofe, che niu no ciò feppe fuori che il barbieri. Ma il barbieri non potendo tacere una cosa cofi noua, ne bauendo ardire di parlarne ; fece una foffa, nella quale ad alta uoce diffe queste parole. Il Re Mida ha l orecchie d'afino dapoi coperfe la foffa di ter ra:& in proceffo di tempo,iui crebbero delle can nelle le quali venendo mosse; rendevano fuorių i quella voce che il barbieri entro hauea Jotterrata. Tutte queste cofe fono racconte da Ouidio nel lundecimo delle Trasformationi.

Middonia, region littorale di Macedonia.

"

Milciade, capitan famoso de gli Ateniefi, ilquale cỡ, vndici mille de i fuoi, ruppe fei cento mille Perfia ni ne i campi Maratonij · Dapoi nondimeno condennato di bauere rubbata la Republica, pofto in prigione, iui fe ne morì. Ne fu permesso effere fepellito; prima che fuo figliuolo non entraffe in, fuo luoco in prigione.

Mileto per e lungo, città metropoli in Ionia, ouero in Afia. vn'altra è in Candia, vn'altra in Les bo. Indi Mileteo.

Mileto, caftello in Attica preffo Boetia.

Milone Crotoniata, il medefimo fu della città di Cro tone, che boggi chiamano Cotroni; huomo fortif fimo, ilquale portaua fopra le spalle un bue per fpatio d'uno ftadio, & lo stesso con un pugno ucci fe.Fu un'altro Romano,ilquale ammazzo Clodio. Mimoloni per o corto, ouero Mimallonidi fi chia mano donne baccanti, cioè che faceuano i facrifi ci di Bacco; da Mima monte d'Afia.

Mintio, fiume d'Italia, ilquale nato dal fiume Bena co, circonda la città di Mantoua; dapoi entra nel Po. Più uolgarmente detto Menzo.

Minema, cioè Pallade figliuola di Gioue, del cui cer uello fi dice effere nata: è Dea della fapienza, & delle arti, & delle guerre. Ella fi pone per la na tura, per lo ingegno, & per l'arte

Minie, popolo di Teffaglia, i quali con Giafone naui garono in Colco. Lucano. thal

Minie gente da i remi conosciuta. vond eda Minoe, figliuolo di Gioue, & d'Europa, Re de i Can. diotti, a i quali anco fcriffe le leggi. Coftui fi fin= ge da i poeti effere presso l'inferno; fi come ci è fuo fratello Radamanto.

Minoide, che uiene à dire figliuola di Minoes Gioe

Arianna ; di cui s'è detto inanzi a vlobus o`gm Minotauro (come vogliono i Poeti) era un mostro nato di Pafife mogliera di Minoe; che hauea par te forma d'huomo, & parte di Toro; ilquale Pa fife generò d'un Toro, onde fu chiamato Mino

tauro,

tauro. Egli rinchufo in un laberinto, uiuea di carni bumane. Minoe ancora hauea conftretti gli Ateniefi, iquali baueano uccifo Androgeo fuo figliuolo à mandare ogni anno in Candia fette figliuoli,& fette figliuole per pafto al Minotauro. Il terzo anno poi, fendo mandato per forte Tefeo, vccife il Minotauro,& per lo aiuto d'Arianna figliuola di Minoe, uscito del laberinto; campà

la vita.

Minturno, Cafiello di Terra di Lauoro. Mirmidoni, popoli d'Egina ifola, i quali fauoleggia no effere nati di formiche: perche myrmix ingre co s'addimanda la formica. Ma per la verità cofi uengono chiamati, perche fono laboriofi, come le formiche.s

Mirone, facitore di ftatue famofo. Mirra,figliuola di Cinara Re, laquale accefa dello abomineuole amore del padre, con lo aiuto della fua baila, non fapendo egli ch'ella foffe fua figlia uola, feco fimefcolò. Ma poi, che il padre rifeppe ch'ella era fua figliuola; uolle ucciderla con vna fpada: Fuggendo Mirra per l'Arabia : si dice che fu mutata in uno albero del fuo nome. Ge nerò ancora un figliuolo chiamato Adonide; di cui uedi di fopra.

Mirtilo, carrettiere d'Enomao Re. Di cui uedi fopra ad Hippodamia .

Mirtoo mare è parte dello Arcipelago, da Mirtilo

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cofi chiamato. Mifia, prouincia dello Hellefponto, ouero parte del la Tracia uerfo Oriente: cioè da Triballi, fino allo Euffino; laquale hoggi fi chiama Bulgaria. Al cuni fcriuono Mefia; ma fi giudica, che stia me→ glio Mifia. Altri dicono che boggi è chiamata la Valacchia. a 137,

Miseno per e lungo, promontorio d'Italia in terra di Lauoro, detto da Mifeno Troiano trombetta ;a ilquale primieramente fu compagno d'Hettore, poi d'Enea. Ma fendo venuto in Italia Enea,Mifene sfidò à fonare Tritone iddio, er trombetta, marino. Tritone hauendo ciò hauuto à male, lo affogo nel mare: come recita Virgilio nel fefto. Et fu fepellito nel monte, che da lui è chiamato

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Mifeno. Mitridate per a lungo, grandiffimo Re di Ponto, ilquale guerreggiò coi Romani feffanta fei anni; percioche fendo ftato fpeffo uinto, fempre ribel lò. Finalmente effendo anca perseguitato dal figliuolo: fe fteffo uccife. Fu un'altro Re de Parti. Mitilene con la penultima lunga Caftello nell'isola di

Lesbo Hoggi Metelinovslyst ostrels Mnemofine madre delle noue Mufe, & s'interpreta

memoria on olliKO

Moabiti fono alcuni Arabi cofi appellati da Moab. figliuolo di Loth

in

Molorco fu un Paftore nella felua Nemea, che pres go Hercole ad uccidere il Leone.

Momenfi

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