Diarie di F.C. contenente la storia delle cose avvenute nel reame di Napoli negli anni 1647-1650: Ora per la prima volta messo a stampa sul manoscritto originale con l'aggiunta di varii documenti per la più parte inediti, Volumen 2,Parte 1

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G. Nobile, 1852
 

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Página 109 - M. como virey, lugarteniente y capitan general de este reino, sin reserva ninguna, para declaracion de lo cual mandamos dar la presente firmada de nuestra mano, sellada con el sello de nuestras armas y refrendada de nuestro infrascrito secretario. — En Ñapoles a 16 de octubre de 1647.
Página 170 - Maestà , urgenza , bisogno , e conservazione del presente regno, e della quiete universale , e per liberare dall' oppressione, tiranide, e barbarie, la quale sta oggi attualmente patendo la detta città di Napoli, e la nobiltà di tutto il regno : hanno però di comun volere, con assenso prestito dal detto Eccellentissimo signor viceré, eletto per 1' amministrazione delle cose della milizia, e guerra delle armi del baronaggio, convocato in questa città d
Página 170 - Elmo , commettendo incendi , furti, rapine, sagrilegi, ed omicidi, usando atti atrocissimi e barbari , non più intesi , né mai immaginati, e commettendo manifestissimi atti di ribellione contro di SM, avendo da più e diverse parti battuto con artiglieria non solo il regio palazzo e Castel nuovo, dove si trova la persona di detto Eccellentissimo signor viceré, ma anco 1' armata reale, dove si ritrova il Serenissimo D. Giovanni d' Austria, usando tutti li atti inumani, barbari e crudeli, che da...
Página 120 - Padre o che così per astrologia , come lui diceva , conoscesse , o più tosto , come io credo, essendo di cuor fedele e leale , gli rincorò ed animò promettendogli certa vittoria , e che il tutto conforme il volere dei buoni si sarebbe in breve racchetato. Onde preso animo di ciò che il Frate disse , che si sparse tostamente fra la maggior parte dei Baroni, con maggior baldanza e prestezza si badò ad unire ed armare la gente, e girne alla destinata piazza d'arme: così nelle menti umane ogni...
Página 170 - Castel nuovo per la ribellione commessa dalla plebe della fedelissima città di Napoli , la quale avendosi impadronita della porta di detta città, e tentato di appoderarsi , e di espugnare il regio castello di S.
Página 226 - Gennaro Annese donnaient l'ordre « a tutti li popoli delle sottoscritte città e terre di ciascheduna provincia del regno che ciascuna di esse eligano una persona popolare, fedele et interata delli maneggi universali e delli bisogni di esse città e provincie, la quale con ogni prestezza si conferisca in questa città, per sentire lo che...
Página 148 - Chiara di questa città, dove si sono ridotti i nemici, oltre le lettere e corrispondenze a cattivo fine trovategli sopra, il medesimo popolo gli ha dato quella sepoltura, che meritava la qualità del delitto , e nel medesimo tempo ha acclamato , con la testa nelle mani , e con il corpo attaccato per un piede nella pubblica piazza del Mercato a tre ore di notte la Nostra Persona per suo Generalissimo. Pertanto ordiniamo sotto pena della disgrazia di questo f edelissimo popolo a tutti di qualsivoglia...
Página 182 - ... perchè salito sul muro del giardino , aiutato da un villano che con un'alabarda il guardava, che dicendoli chi io era mi lasciò salire , mi avvidi che basso al di fuori era di notabile altezza al di dentro per essere il luogo concavo e cupo e caduta la scala con cui vi si discendea ; onde , temendo che coloro che venivano non m...
Página 109 - ... ministros superiores tanta satisfaccion ; hemos resuelto de nombraros, elegiros y diputaros por nuestro vicario general y gobernador del dicho ejército, porque como tal en nuestro nombre lo gobierne y tenga dispuesto para todo lo que juzgareis ser de mayor servicio y conveniencia de SM : concediéndoos en general y en particular toda la autoridad para poder indultar y dar perdon general a las ciudades, tierras y lugares, y demas personas, de cualquier delito, exceso y...
Página 182 - ... il Niglio che appresso mi venia, che avrebbe pur voluto che fossi gito in Napoli. Onde a gran fatica disbrigatomi da loro mi avviai verso un monastero di frati di San Francesco, sperando trovarvi entro persona che conoscendomi mi avesse dato agio di passarmene ad Aversa. E mentre traversava quei campi, per la volontà con che giva non mi avvidi di alcune fosse di siepi che mi erano innanzi: onde cadutovi entro vi persi il mantello, che per la fretta non badai a raccorre. E sbrigatomi dalle spine...

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