Opere di Giosuè Carducci ...Ditta N. Zanichelli, 1884 |
À l'intérieur du livre
Résultats 1-5 sur 24
Page 23
... . ital . del Fontanini , Venezia , 1755. ( 2 ) Lor . de ' Med . , Ricordi ; nel- l'append . XII al vol . I della Vita scritta dal Roscoe , Pisa , 1799 . bella donna ( LXVI - LXX del canzoniere ) onde LORENZO DE ' MEDICI . 23.
... . ital . del Fontanini , Venezia , 1755. ( 2 ) Lor . de ' Med . , Ricordi ; nel- l'append . XII al vol . I della Vita scritta dal Roscoe , Pisa , 1799 . bella donna ( LXVI - LXX del canzoniere ) onde LORENZO DE ' MEDICI . 23.
Page 24
Giosuè Carducci. bella donna ( LXVI - LXX del canzoniere ) onde mo- stra che cominciasse l'amore suo e la poesia , viene a fare quasi una tacita rifiutazione de ' versi anteriori . Ed è bello a udir Lorenzo de ' Medici narrare con ...
Giosuè Carducci. bella donna ( LXVI - LXX del canzoniere ) onde mo- stra che cominciasse l'amore suo e la poesia , viene a fare quasi una tacita rifiutazione de ' versi anteriori . Ed è bello a udir Lorenzo de ' Medici narrare con ...
Page 25
... donna , cominciò a cercar colla mente se alcun'altra ne fosse nella nostra città degna di tanto onore amore e lode „ ( 3 ) . Dove il Ginguené osserva : Quando un giovine di ven- t'anni si mette a questa ricerca , non ci spende gran ...
... donna , cominciò a cercar colla mente se alcun'altra ne fosse nella nostra città degna di tanto onore amore e lode „ ( 3 ) . Dove il Ginguené osserva : Quando un giovine di ven- t'anni si mette a questa ricerca , non ci spende gran ...
Page 26
... donna fiorentina ( 2 ) : in fine Ugolino Verini in- dirizza apertamente , quanto si può a donna in latino , un'elegia " ad Lucretiam Donatam ut amet Laurentium Medicem ,; nella quale dicesi che Lorenzo è bello ( i contemporanei e i ...
... donna fiorentina ( 2 ) : in fine Ugolino Verini in- dirizza apertamente , quanto si può a donna in latino , un'elegia " ad Lucretiam Donatam ut amet Laurentium Medicem ,; nella quale dicesi che Lorenzo è bello ( i contemporanei e i ...
Page 27
... donna , modello a bella poesia . E già questo amore tutto mentale , che ispirato da un mortorio ha principio in una festa , ne ri- corda un altro , che da ' lieti ritrovi del calen di maggio e dalla bara d'una fanciulla incominciato si ...
... donna , modello a bella poesia . E già questo amore tutto mentale , che ispirato da un mortorio ha principio in una festa , ne ri- corda un altro , che da ' lieti ritrovi del calen di maggio e dalla bara d'una fanciulla incominciato si ...
Autres éditions - Tout afficher
Expressions et termes fréquents
accademici Accademici della Crusca affetti alcuni Alessandro Alessandro Manzoni Alessandro Marchetti Alessandro Tassoni Alfieri allora amici amore Angelo Poliziano antichi avea Baldinucci Barbèra bella buon canti canzone cardinale CARDUCCI certo ch'ei ché co'l concetto cotesta credo d'Italia d'ogni Dante dice diè dire donna dotti duca ebbe ediz edizione Epicuro figliuolo filosofo fiorentina Firenze Francesco frate giorno giovani Girolamo Girolamo Savonarola Giuseppe Giusti Giusti gran grido imagini Italia italiana l'Alfieri lasciò latino lettera letteraria letteratura lettere libertà lingua lirica lode Lorenzo Louisa Lucrezio Marchetti Medici medio evo mente Modena morte mostra musica Napoli nuova padre paese patria pensiero Petrarca pigli Pisa Pistoia pittore poema poesia poeta politica popolo prefazione principio prosa pubblica raccolta rime Rosa Rossetti Salvatore santa satira satire Savonarola scritto scrittore scriveva scuola sdegno Secchia rapita secolo sentimento signor sonetti stampa stile Tassoni Toscana uomini vedere vero versi Vittorio Alfieri zione
Fréquemment cités
Page 32 - CASCIA l' isola tua tanto diletta, Lascia il tuo regno delicato e bello, Ciprigna dea, e vien sopra il ruscello, Che bagna la minuta e verde erbetta. Vieni a quest' ombra, ed alla dolce auretta, Che fa mormoreggiar ogni arboscello, A' canti dolci d' amoroso augello: Questa da te per patria sia eletta.
Page 285 - In vii difesa, ma dei Galli a danno. Al forte fianco sproni ardenti dui, Lor virtù prisca ed i miei carmi, avranno: Onde, in membrar ch'essi già fur, ch'io fui, D'irresistibil fiamma avvamperanno. E armati allor di quel furor celeste Spirato in me dall'opre dei lor avi, Faran mie rime a Gallia esser funeste.
Page 354 - Romanzi, i Giornali, e altre cose di questa fatta che affaticano i torchi, io le conosco di nome ma non di vista ; e scroccando le nuove politiche e quelle del caos letterato qua e là per le conversazioni, a casa mia per mio cibo quotidiano adopero certi libri, che se i nostri prosatori di versi e verseggiatori di rime gli vedessero, si farebbero il segno della santa Croce.
Page 240 - Cui simul infula virgineos circumdata comptus ex utraque pari malarum parte profusast, et maestum simul ante aras adstare parentem sensit et hunc propter ferrum celare ministros aspectuque suo lacrimas effundere civis, muta metu terram genibus summissa petebat. Nec miserae prodesse in tali tempore quibat quod patrio princeps donarat nomine regem.
Page 252 - Tito Lucrezio Caro Della natura delle cose libri sei Tradotti da Alessandro Marchetti.
Page 285 - D'irresistibil fiamma avvamperanno. E armati allor di quel furor celeste Spirato in me dall'opre dei lor Avi, Faran mie rime a Gallia esser funeste. Gli odo già dirmi : O Vate nostro, in pravi Secoli nato, eppur create hai queste Sublimi età, che profetando andavi.
Page 120 - Già l'uscio aperto avea de l'oriente la puttanella del canuto amante e 'n camicia correa bella e ridente a lavarsi nel mar l'eburnee piante; spargeasi in onde d'oro il crin lucente, parca l'ignudo sen latte tremante ea lo specchio di Teti il bianco viso tingea di minio tolto in paradiso; 16 quando a la mostra uscì tutta schierata la gente.
Page 142 - ... del ridicolo del Tassoni. È un sorriso aristofaneo, pieno, largo, soavemente diffuso in tutto il pensiero e in tutta la forma; sorriso spensierato, se vuoi, e talora plebeo; ma dopo il quale non sogghigni né fremi con amarezza.
Page 285 - Ricreare letteratura degna alla nazione e la nazione a quella ritemperare, fu a Vittorio Alfieri termine fisso di tutte le facoltà, opera continua di tutta la vita. A questo indirizzò gli affetti che ebbe da natura sùbiti e veementi, educò la fantasia che volle mostrare virilmente severa, ordinò i pensieri che nutrì generosi nella splendida ira; e degli affetti, della fantasia, de'pensieri fe' tale contemperamento, che ne riuscì uomo, scrittore, pensatore novo ed eguale.
Page 32 - Cerchi chi vuoi le pompe e gli alti onori, le piazze, i templi e gli edifizi magni, le delizie e il tesor, quale accompagni mille duri pensier, mille dolori. Un verde praticel pien di be...