RAPPRESENTAZIONE DI SANT' IGNAZIO. Riproduciamo l'antica edizione del sec. XV, intitolata : - Rappresentatione di S. Ignazio Vescovo e Martire. s, n. in-4. Le altre edizioni sono così registrate dal BATINES, Bibl. pag. 35: - Nuouamente ristampata. In Firenze l'Anno MDLVIII, In-4 di 8 c. con 5 fig. In Firenze appresso Giouanni Baleni l'Anno 1589. In-4 di 8 c. con 2 fig. L'Allacci cita una ediz. di Siena, allu loggia del Papa, s, a. in-4. La Rappresentazione è tolta dalla Leggenda aureu, alla quale avrà attinto anco l'autore del Mistero francese pubbl. da MONMERQUÉ e MICHEL, Th. franç. au moy. âge, pag. 265. L'ANGELO annunzia: Pax vobis, dice il nostro Salvatore : Dove Dio mostrerà più d'un miracolo. Suol l'uom tacendo, imparar a parlare: Cosi vedendo, imparar a vedere : VOL. II. 1 Cosi insegnando, imparar a sapere, Chè 'l silenzio ci giova, e 'l parlar nuoce. Santo IGNAZIO chiama un suo discepolo e dice: Vanne in Ierusalem, truova Maria E questo breve in le sua man darai; E fa' tanto di ben quanto tu sai. Ma perchè c'è un po' lungo il cammino, El DISCEPOLO tolte le cose dice: Datemi, padre, la benedizione, Ch'io son parato a far ciò che m'ai imposto; Santo IGNAZIO risponde al discepolo: Abbi sempre Giesu per devozione; Va' poi sicuramente, e non temere. El DISCEPOLO risponde: Fie fatto, Ignazio, ciò che v'è in piacere. Va el DISCEPOLO a la Vergine Maria e giunto a lei dice, essendo lei con San Giovanni Evangelista: Salve, dolce Maria, pietosa e santa, Regina celi, immaculata pianta, Oggi ti veggo posta in tanta pena Che 'l cor nel mezzo el petto mi si schianta: La VERGINE risponde al discepolo: Quanto la tua venuta mi sia grata, El DISCEPOLO dice a la Vergine Maria: Non istar, madre, tanto adolorata, E voi, sorelle mie, si lacrimose. La VERGINE MARIA al discepolo dice: Diletto amico, questa croce guata Ve' quella lancia che forò il costato, San GIOVANNI Evangelista dice: Qui Cam, Sem, Iafet, e qui Noè, Qui ciò che mai pe' profeti si scrisse, MARIA MADDALENA al discepolo dice: Eva ci tolse, e ave ci diè il regno L'un gustò il pome e passò il divin segno, La VERGINE MARIA al discepol dice: La faccia fu percossa e sputacchiata, Io ti vorrei pur dir; lassa, ch' io sento Venirmi per dolor la vita meno. El DISCEPOLO a la Vergine Maria dice: Io piango il pianto del tuo giusto lamento, Giovanni, figliuol mio, dè, sia contento San GIOVANNI risponde: Madre, lassate questa briga a mene. Christifere Marie suus Ignatio: Sieno e' novizii mia nella tua fè. La VERGINE MARIA a San Giovanni: Giovanni, la risposta gli farai: San GIOVANNI a la Vergine Maria dice: Seguirò tanto quanto imposto m' hai, Che 'l voto osservi e 'l santo cristianesimo, 1 Dipoi scrive la epistola; e il DISCEPOLO mentre si scrive, dice a la Vergine Maria: Quanto a me paia el lassarvi fatica La VERGINE MARIA al discepolo dice: Noi el conosciamo senza che tu 'l dica: Tien qui, fratel, che Dio ti benedica: La VERGINE MARIA al discepolo: Saluta Ignazio e' discepoli suoi. 1 Così hanno tutte due le stampe più antiche. El DISCEPOLO a la Vergine Maria dice: Sarà fatto, Maria, ciò che tu vuoi. El Discepolo caminando, dua assassini l'assaltano, e uno detto el TINCA, dice: Sta' forte, compagnon, da' qua El DISCEPOLO al malandrino dice: il mantello : Caro diletto e dolce mio fratello, El Mosca, secondo assassino gli dice: Spogliati presto infin al giuberello, Io giuro a' santi Dei che se tu nicchi Spogliato che l'hanno, el TINCA dice: Vanne, tristo ribaldo, al tuo cammino: Io ti vo' rivestir di bastonate. 1 Dannogli de le bastonate, e lui fugge; et il Mosca al suo compagno dice: Egli è più scusso e netto che un bacino, Fornito a panni, e in punto per la state. El TINCA risponde: Guarda se gli è in quel barlotto, vino: Poi dividiam queste cose rubate : El Mosca piglia il barlotto e bee, e dice al Tinca: 2 Calcagno di monel, questo è buon gesso," Ma parmi ben che la botte sia al basso. El TINCA risponde: Cotesta gola tua mi par un cesso, E vego che 'l cervel t'ha andar a spasso. Risponde el TINCA : Io pur m'azzuffo volentier con esso. El TINCA dice: Anch' io ne voglio, stolto babbuasso. 1 Frase da registrarsi nei vocabolarj. 2 Netto come un bacino, o un bacin da barbiere ha es. del Casa e del Lasca. Le parole del secondo verso: fornito a panni ec. sono ironiche, come ognuno facilmente comprenderà. 3 Calcagno in lingua furbesca vale appunto monello, ond'è come se dicesse, con modo comune al discorso familiare: monello d'un monello. E pure in lingua furbesca, gesso vuol dir vino. |