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Risponde EUFRASIA :

Madonna, quanto vuoi tanto si faccia.
Jesù, dolce riposo, io ardo tanto

Ch'i' temo che il mio cor non si disfaccia.
L'amor mi guida e mena al regno santo,
Poi torno indrieto e non so quel ch' i' faccia;
Io debbo, Jesú, mio mirar si fiso

Ch'io farò della cella un paradiso.

Il DEMONIO piglia forma del suo sposo e dice:

Può esser che costei sia si perfetta

Che l'abbi il core in Jesù trasformato?
Veggiam se altro sposo la diletta;
Ella è pur corpo umano generato.
La conscïenzia quanto ella è più stretta
Tanto è più pronta e più prona al peccato;
Più forza e maggior ira il can poi mena
Quando gli è stato un pezzo alla catena.

EUFRASIA gridando dice:

Omè omė, dolce madonna mia,
Jesù, soccorri la tua serva afflitta:
Camillo senator mi porta via,
Omè, ch' io son si presto derelitta.

Una MONACA dice ad Eufrasia:

Chi ti dà tanto affanno e villania,
Che regger non ti puoi, non ch'altro, ritta?

EUFRASIA alle suore dice:

Camillo, suore mie, veder mi parve

Con molta gente, e poi in un punto sparve.

MADONNA ad Eufrasia dice:

Egli è il nimico di umana natura
Che spesse volte ci conduce a questo;
Colui che ama Jesù non ha paura

Ma sempre sta come uom prudente e desto.

MADONNA segue orando:

Abbi, Signor, di questa ancilla cura

Che 'l mondo, el senso e 'l dimon gli è molesto;
Deh fa' che l'abbi al cor la tua forteza,

Ch'ogni affanno mondan discaccia e spreza.

Segue MADONNA ad Eufrasia:

Attendi, suora mia, allo esercizio

Ch'io t'ho imposto, e fallo con amore.

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Risponde EUFRASIA :

Dove s'acquista maggior benefizio
Giusta cosa è portar maggior dolore;
Portar dell'acqua sarà il primo offizio,
Far la cucina, e spazzar drento e fuore.
E che più dolce e più suave cosa
Star fra le spine come fresca rosa?

Una MONACA dice ad Eufrasia :

Colui che fugge nella giovaneza
Per affanno mortal fruir la palma,
Non aspetti l'onor nella vecchieza,
Però che sempre non è il vento in calma;
La penitenzia ogni legame speza,

E leva al contemplar la mente e l'alma;
Però, madonna, senza mai mangiare
Otto di spesse volte usa di stare.

Risponde EUFRASIA:

Usa, madonna, mai di dar licenzia
A chi volessi questa vita eleggere?

Risponde la MONACA:

Secondo la natura e la potenzia
Usato s'è questa vita correggere:
lo per me non potrei tanta astinenzia,
Chè 'l corpo senza cibo non può reggere;
Ma se la forza e 'l poter tel concede,
Fa'quanto la natura ti richiede.

EUFRASIA digiunando per allegrezza dice:

Dimi, dolce Jesù, non sei tu mio?
Io so pur che 'l mio core arde per tutto.
Omè, cieca infelice, che dico io?
Non fusti tu per lo mio amor destrutto?
Quando penso, Signor, che tu se' Dio
Ogni mio gaudio si converte in lutto;
Perch'io non so qual don fia tanto grande
Che mezzo sia a si dolce vivande.

Una MONACA per invidia dice da sè:

Guarda mala fortuna, ch'io non possa
Tre giorni a gran fatica digiunare!
Io son da tanta invidia oggi commossa
Che il cor di rabbia mi veggo mancare.
Madonna allo amor suo io vedo mossa,
Onde io non so, infelice, che mi fare:

Questi tanti digiuni e discipline

Si fanno spesso a qualche tristo fine.

Segue, dicendo ad Eufrasia:

Credi tu ch'io non sappi el tuo disegno?
La ipocrisia ha seco la sua boria;
Aguzza pur quanto tu puoi lo ingegno
Che in vento se n'andrà questa tua gloria;
Tu credi el monasterio aver in pegno
Con questa simulata tua vittoria.

Risponde EUFRASIA:

Se io avessi voluto signoria,
Sorella, io sarei stata a casa mia.

La BADESSA dice:

Che vuol dir là quel mormorio ch'i'sento?

Una MONACA risponde:

Ella è suora Germana che contende

Et ha messo Eufrasia in gran tormento,
Però che il suo digiuno assai l'offende.

La BADESSA gridando gli dice:

Questa è la carità del tuo convento?
Questa è l'umilità che a Dio si rende?
Se di male operar tu ti diletti

Dimmi, in che modo el paradiso aspetti?

EUFRASIA dice a Madonna:

Perdonagli, madonna, per mio amore.

Risponde MADONNA:

Con che giustizia vuoi tu ch'io lo faccia? Suor GERMANA dice:

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1

Guarda pur or quanta pietà si spaccia!
Non sai tu ch'ella è sposa del Signore?
Ella ha ancora ardir d'alzar la faccia!
Fa'che soletta nella cella stia

Un anno o più senza altra compagnia !

El DIAVOLO dice: Io ho disposto a costei dar la morte
Dapoi che in vano il mio poter si sforza;

O ria fortuna o maladetta sorte!

Costei è pietra o diaccio o neve o scorza:
Or ch'ella va per l'acqua nella corte
Con la paura io spegnerò la forza;

1 In tutte le edizioni trovasi mancante questo verso: i versi che seguono, da Non sai tu ec., devono certo attribuirsi alla Badessa, come appar chiaro dal contesto.

Et in quel pozo io la metterò drento,
E sarò fuor di pena e di tormento.

El diavolo getta Eufrasia nel pozzo e LEI gridando dice:
O Jesù Cristo, omė, verginė pia,

Soccorso, aiuto, Signor mio, ch'i' moro!

Una MONACA correndo dice:

Che cosa è quella? omè, che domin sia?
Eufrasia è nel pozzo con martoro.

MADONNA ad Eufrasia dice:

Che vuol dir questo? omè, figliuola mia;
Questo è per certo del dimon lavoro.

Risponde EUFRASIA:

Si, madre; ma Colui che tutto vede
Ha maggior forza in me che lui non crede.
Insino a qui n'ho portato una brocca;
Or quattro o più ne porterò per ora.
Tu sarai la bombarda, e io la rôcca;
Batti pur quanto vuoi drento e di fuora.
Jo arò salmi e orazione in bocca:
Rare volte perisce un che lavora.

Il DEMONIO irato dice:

Ancor da me tu non ti sei partita;
Fa' quanto vuoi, ch'io ti torrò la vita.
EUFRASIA dice: Volendo andar delle legne a tagliare,
E' mi convien portar meco la scura.

El DIAVOLO dice irato:

Tu ti potresti forse riscontrare,
Credimi a me, nella mala ventura.

EUFRASIA andando a tagliar le legne dice:
Tu mi fai, Jesù mio, si giubilare
Ch'i'moro amando, e pur la vita dura.

El DIAVOLO dice, facendo ferire Eufrasia con la scura:
Io lo debbo veder, sia che si voglia.

EUFRASIA ferita dice:

Jesù, Jesù, ripara a tanta doglia.

Una MONACA chiamando dice:

Correte presto, ch' Eufrasia ha il piede Tagliato, in modo ch'ella è tramortita.

MADONNA dice:

Questo caso crudele onde procede?
Chi t'ha si aspramente oggi schernita?

Risponde EUFRASIA:

Quel ch'è nimico di cristiana fede,
Madonna, come vedi, m'ha ferita.

MADONNA medicandola dice:

Nel nome di Jesù, figliuola mia,
Sanata e monda e liberata sia.

EUFRASIA portando le legne dice:

Viva il Signor, che queste legne in terra Per questo so che ancor non resteranno.

Una MONACA dice:

Non vedi tu la pena che t'afferra?

Risponde EUFRASIA:

Jesù non si fruisce senza affanno.

Dice el DIAVOLO:

Io ti farò per tanti modi guerra
Ch'un tratto e' lacci mia ti giugneranno.

Segue, facendola cader della scala:

Or che la scala comincia a salire,
Veggiam s'io la potessi far morire.

EUFRASIA caduta e acciecata da uno occhio dice:

Oimè suore mie, presto ch'io scoppio! O nimico crudel, tu pur mi vuoi?

Una MONACA chiamando dice:

Correte, ch'Eufrasia ha cieco un occhio.

Piangendo EUFRASIA dice:

O Dio, abbi pietà de'servi tuoi.
Jesù, per te in passion radoppio!

MADONNA dice alle suore:

Andate un po' per l'olio, una di voi.

Segue MADONNA medicandola:

Colui che il cielo e' suo servi conduce
Renda alla ancilla sua la persa luce.

Una MONACA ad Eufrasia dice:

Va'riposati alquanto nella cella,
E io per te servirò alle suore.

Risponde EUFRASIA:

Guarda quel che tu di' dolce sorella!

Ch'i' truovo in più tormenti el mio Signore:
Chi si lassa al nimico por la sella

El gaudio torna poi pena e dolore.

Segue EUFRASIA andando:

Jesù, se in tanto gaudio il core avvezzi

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