La vita di S. Pellico per Piero Maroncelli. Le mie prigioni di S. Pellico. Le prigioni di Santa Margherita a Milano ed alle mie prigioni di S. Pellico addizioni di Piero Maroncelli. Discorso dei doveri degli unomini. Otto trugedie. Cinque canticheErnesto Fleischer, 1834 |
Términos y frases comunes
alcun alfin allora Almanzor amico amore ANNA appo ARIB Ariberto Arrigo Auberto avea AZAR Berengario brando Breme Brünn buon CAPO carcere ch'ei ch'io colla Confalonieri console CROMW cuore d'amore d'essere delitto detti dice dolce dolore donna ELEAZ empio ENZO erano Ermano EROD Erodiade Ester Evrardo fanciulla figlia forza fratello GABR genitor gioia giorno GISM Gismonda giuro grido guardie Guelfi guerrieri iddio Iefte IGIN indi infelice lagrime lascia Leoniero lungo madre MARG Maroncelli Mendrisio mente misero MORO morte nemico niun Oh ciel Oh padre onore orrendo PAOL parla parole patria Pellico pensiero perdona PIERO MARONCELLI pietà popolo potea prego prigione prodi ROFFR sangue SCENA Schiller sciagura Sefora sentimento signor Silvio Silvio Pellico solipsia sovra spavento Spielberg spirto sposo stà sventura TEOD Tommaso Moro tremo uomo vede veggio virtù دو
Pasajes populares
Página ix - Ebbi fame, e mi deste da mangiare; ebbi sete , e mi deste da bere ; fui straniero , e m' accoglieste ; nudo , e mi copriste ; infermo , e mi visitaste ; carcerato , e veniste a me.
Página 112 - Dalle virginee tue stanze volgevi Al secreto giardino. E presso al lago In mezzo ai fior prosteso, io sospirando Le tue stanze guardava : e al venir tuo Tremando sorsi. — Sopra un libro attenti Non mi vedeano gli occhi tuoi ; sul libro Ti cadeva una lagrima.... Commosso Mi t'accostai. Perplessi eran miei detti, Perplessi pur erano i tuoi. Quel libro Mi porgesti e leggemmo. Insiem leggemmo: « Di Lancillotto come amor lo strinse, Soli eravamo e senza alcun sospetto.... > Gli sguardi nostri s
Página viii - La tragedia di cinque atti, pieni, per quanto il soggetto da, del solo soggetto; dialogizzata dai soli personaggi attori, e non consultori o spettatori ; la tragedia di un solo filo ordita; rapida per quanto si può servendo alle passioni, che tutte più o meno vogliono pur dilungarsi...
Página 109 - Cui sacro sia de' cittadini il sangue? Per te, per te, che cittadini hai prodi, Italia mia, combatterò, se oltraggio Ti moverà la invidia. E il più gentile Terren non sei di quanti scalda il sole? D'ogni bell'arte non sei madre, o Italia? Polve d'eroi non è la polve tua? Agli avi miei tu valer desti e seggio, E tutto quanto ho di più caro alberghi!