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Partenopeo figlio di Meleagro, e di Atalan ta Re degl' Arcadi, il quale quafi fanciul lo andò alla guerra Tebana, e vi fu uc cifo.

Partenopeo figlio di Marte, e Menalippe, e morì fotto Troja.

Partenopoli città di Tracia, fecondo Pli nio, e di Macedonia, fecondo Stefano, così appellata dalle figlie di Gerafto figlio di Migdone, le quali effendo ruvide, alpeftri, Gerafto per ingentilirle edificò per effe quefta Città: Fu anche Partenopoli in Bitinia.

Parti, ovvero Parchi popolo fiero dell' Afia Maggiore incontro a Perfiani, già difcen dente da Sciti, che fuggirono tra' Medi, e vi abitarono dando a quella provincia il proprio nome, perchè Parthi in lingua Scitica fono chiamati gli Efuli Plinio afferma, che foffero divifi in ventidue Regni, o come altri legge diciotto. La loro provincia, cioè Parthia, dall' Oriente aveva gli Atri, dal mezo giorno la Carmania, dall' Occidente la Media, da Setentrione l' Hircania.

Partini popoli di Macedonia.

Parifatide figlia di Ciro, e madre di Artaf ferfe.

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Pafifae, o Pafife figlia del Sole, e moglie di Minoè Re di Candia, che fecondo le favole prefa dall' amore di un Toro, ottenne per mezo di Dedalo il fuo bestiale intento, avendo coftui fabbricata una vac ca di legno, nella quale chiufa Pafifae usò col Toro, del quale generò un moftro chiamato Minotauro. Servio dice, ch' ellaufaffe con Tauro Segretario del marito

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rito in cafa di Dedalo, onde poi nacque la favola nella guifa, che fi conta, Pafitea una delle Trè Grazie, per altro nome chiamata Eufrofina Stazio. Non quello Pafitea delle Sorelle Piacevoli la prima.

Pafitele fu Scultor famofo, ed eccellentif fimo nelle figure di getto.

Pafitoe Ninfa marina figlia di Nereo, e Do ride.

Pafitigri chiamafi il fiume Tigri in una fua parte. Paffalo, e Achemone fratelli Cercopi, figli di Sennoni di donna indovina, effendo oltremodo infolenti in travagliare al trui, furono avvertiti dalla madre a guardari da Melampino. Avvenne, che paffando un giorno Ercole per quelle parti, ed effendofi addormentato a piè d' un ar bore con le fue armi appoggiate ad effo, costoro vedutolo fi mifero a fchernirlo con le proprie fue armi, ma egli accortofi delle infidie, immantinente fvegliatofi, préfe ambedue, e gli attaccò alla clava a guifa di lepri. Effi allora incominciarono a difcorrere frà di loro fovra que fta ventura, e le parole della madre,aven■ do in quella pofitura confiderate le cofcie, e le gambe di Ercole ifpide, ed or ride, non alla guifa de Lidi molli, e delicati. Il che intefo Ercole, e compiacciutofi di quel cognome di Melampino, fi mife a ridere, e li liberò, Paftofori erano i Sacerdo ti d'Egitto più ve nerabili, perchè portavano il manto di Venere

Patala Ifola vicina alla Caría;Onde Patatio. Pá

Patara città di Licia; così detta da Pataro figlio di Apolline, e di Licia figlia. di Xanto, o da un' altro Pataro figlio di Zapeone. In quefta città dava Apolline rifpofte all' Oracolo i fei mefi del Verno. Quindi Apollo Patareo.

Patavio città chiariffima di Venezia. Vedi Padova. Un'altra di quefto nome era in Bitinia, che oggi chiamafi volgarmente Polline. Patellari erano chiamati li Dei di poco pregio. Di così fatti Dei fa menzione Plauto, ed erano detti così à Patellis, cioè da vafi ne' quali veniva loro fagrificato. Alcuni mettono quefti Dei nel numero de' Mediofcimi.

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Patroclide adulator famofo di Filippo Re di Macedonia.

Patroclo figlio di Menefío, e di Stenele Locrefe; il quale avendo uccifo non sò chi nella patria, fuggì in Teffaglia da Peleo, dal quale benignamente ricevutelo come parente, allevollo in compagnia di Achille, fotto la difciplina di Chirone; onde contraffero infieme una ftretiffima amicitia. Andati pofcia a guerreggiare fotto Troja, nè volendo Achille fdegna. to con Agamemnone, che gli aveva tolta Brifeida, combattere co' Trojani, Patroclo veftito delle fue armi comparve in campo, e fu uccifo da Ettore; da che Achille provocato tornò alla battaglia uccife Ettore.

Parvicio fu appellato Giano,perchè in tempo di guerra il fuo Tempio fi apriva. Patolo nume di Lidia, a cui fi congiunge Emo, e fcorre in mare, è famofo per l' D 3

oro,

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oro, che porta; da che traffero i poeti occafione di favoleggiare, che Mida gli daffe quefta qualità, dopo d'effervifi per ordine di Bacco la yate le mani per depore la virtù, che gli aveva conceduta di cangiare tutte le cofe che toccava in oro.. Paufania figlio di Cleombroto Capitan Generale de Sparta, qual infieme con Ariftide Ateniefe vinfe appreffo Mandonio Medeo genero di Xerfe con ducento milla fanti, e ventimilla cavalli. Dopo che allargato oltre modo il Regno di Sparta, voltoffi a' coftumi dell' Afia, è divenuto altiero promife al Re di Perfia lo ftato de Lacedemoni, quando li avéffe data una fua figlia in moglie. Di che chiamato in giudicio fuggiffi nel Tempio di Minerva, dove uccifo fu gittato in una pro- fonda voragine.

Paufania Macedonico violato per forza da
Attalao, ebbe ricorfo à Fillippo Re di
Macedonia, da cui non afcoltato, ucci-
fe per difpetto il medefimo Re.
Paufania fcrittor Greco.

Paufania Grammatico fcriffe diverfe cofe. e da Filoftrató vien collocato fra Rettori cattivi.

Paufania fu ancora un dipintore Sicionio di molta fama, di cui vedi appreffo Pli.

nio. Pattas, oggi Patraffo città del Peloponefo,

collocata in un' lunghiffimo promontorio dirimpetto al paefe appellato di Lepanto. Dove Sant' Andrea fu crocififfo, Patmo è una picciola Ifola dell' Arcipelago una delle Sporadi, dove San Giovanni Apoftolo, effendo ivi confinato da Do

miziano Imperatore, fcriffe l' Apocaliffi. Paufilippo monte del Regno di Napoli, il qual a guifa di promontorio difcende in. mare, e ferra la ftrada fra Napoli, e Pozzuolo. Così Chiamato con nome Greco, quafi levator di molestie, e di fatica, per effervi ftata fabricata una via comoda, o pure per l'amenità del Cielo, e del fito. Pegafo cavallo alato, e figliuolo di Nettuno e di Medufa, o com' altri dicono, dal fangue di Medusa nato, il quale volando in Elicona, e ferendo la Terra col piede, fece nafcere un fonte confacrato alle Mufe, che fu chiamato Ippocrene. Dopo che piegand' il capo a Priene fiume dolce Bellorofonte vi fall fopra, e voluto volare in Cielo al fine caddè. Ma il pegafo pervenuto al Cielo, fu collocato frà le Stelle.

Pegafidi fono chiamate le Mufe dal fonte di Elicona, che a loro è confacrato, qua

le fi dice aver fatto pegafo col fuo piede. Pedefo fu un figliolo baftardo di Antenore. Pedafo fu un figlio di Bucolione, e nipote di Laomedonte. Pedafo è anco una città del Pelopponefo. E Pedafo ancora ebbe nome uno de i cavalli di Achille. Pedico. li, o Pedicli popoli della Calabria, quali al prefente s' annovera nella Puglia. Pedone albinovano poeta elegiografo, che fiorì fotto Augufto,pervenne fin a tempi di Nerone, e fu grand' amico d' Ovidio. Pegafa città di Caria, e fu anche città di Teffaglia.

Pelagonia parte di Macedonia confinante za Triballi.

Pelafgia fu anticamente nominata la mobi

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liffi..

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