Imágenes de página
PDF
ePub

confondono le Ninfe con le Mufe, e però i poeti invocano quefte e quelle egualmente

Ninive città degli Affiri al fiume nigri, così chiamata da Nino figlio di Bello fuo fondatore, e niniviti. chiamarono i fuoi Abitanti.

Ninoe città della caria, altramente chia. mata ninive.

Nicopoli città d' Epiro così detta da Augufto dopo la vittoria ottenuta contro Marcan. tonio, e Cleopatra. Oggi fi dice la Prevefa, Nicopoli fu anche città di Bitinia cosi appellata per la vittoria d' Alessandro, e un' altra Nicopoli fiorì nell' Egitto. Nino figliuolo di Bello Secondo, anzi pri mo Re dell' Affiria; perchè Bello ebbe folamente Babilonia, ma Nino dominò tutta l'Affiria foggiogata con l'armi. Niobe figliola di Tantalo, e moglie d'Anfione Re di Tebe, la quale avendo fette figliuole, e altrettante figlie di fingolar bellezza, infuperbì, e fi tenne da più che Latona madre d' Apolline ucci fe di faeta tutti i fuoi figli, e figlie, onde Nebeo per troppo dolore divenuta immobile fi dice, che fi cangiaffe in pietra. Un' altra Niobe ci fu figlia di Foroneo, dalla quale Giove ebbe Ofiti, altramente chiamato Sarapide. Nifare nome di fiume, e di monte nell' Armenia, che parte del monte Tauro; così detto dalle nevi.

Nife una delle compagne di Diana così chiamata dal candor della neve anche effaNifeo nome proprio d' uomo ucciso dai

ca

cavalli appreffo Virgilio.

Nipfa città di Tracia; onde nipfei gli abitatori.

Niteo figlio di narope, e d' Agalia, e Re di naffo belliffimo fopra tutti i Greci che paffarono a troja, come Terfite fu il più deforme d'ogni altro.

Nifa città di Sicilia. E nome ancora di fanciulla appreffo Virgilio nella Farmaceutria.

Nifa fu anche città d'Egitto, propinqua all' Arabia, dove Bacco fu allevato Un'altra nifa fu fabbricata dal medefimo Bacco nell' India. E anche una contrada nel monte Elicona, Quindi Bacco s'appela nifen.

Nifea città del Seno megratico, dov' era l'Arfenale de' Megarefi: nifera era anche regione di Partiene, di cui era capo Aleffandropoli, Città fabricata da Aleffandro dove nafcevano cavali egregi appellati nifei.

Nibi città d' Arbeltide regione confinante alla Soria, nella quale Aleffandro fuperò Dario nifibi fu poi aggrandita da Antioco, che è chiamata dal fuo nome Antiochia .

Niffa città della Beozia appreffo Omero. Nifo Re di Megara, il quale avea un capello roffo di cui era ftato per difpofizione fatale determinato, che venendo egli privato d'effo capello perdeffe il Regno Effendo dunque amato Minoe Re, che allora teneva affediato nifo, da Ścilla fua figliuola, effa per conciliarfi l'amo. re di Minoe tagliò il capello fattale

del

ཏེ

del padre. Dopo che nivo fu trasforma. to nell' uccello Smeriglio una fpecie d' Aquilla e Scilla in Lodola, onde fi dice, che perciò lo Smeriglio perfeguiti la Lodola, Virgilio nella Geoigica, e Ovidio nelle trasformazioni. Nifo un' altro fu Trojano figliuolo d' Ittaco, e grande amico d' Euriało, i quali vennero con Enea in Italia. E paffando questi per lo campo de' nemici che dormivano, e avendo uccifo molti di loro finalmente prefo Eutitato dalla cavalleria, e uccifo mifo, benchè fuggir poteffe; non per tanto volleffe più tofto morir con l'amico, avendo però prima uccifo l'omicida di lui, Virgilio nel nono dell' Eneida. Nifiro picciola Ifoletta vicina a Coo, della quale favoleggiano i poeti, che foffe già parte di Coo, ma ne foffe feparata. dallo fcettro di nettuno.

Nitteide, cioè Antiope figlia di nitteo. Nitteleo, cioè Bacco, che s' interpreta notturno, perchè di notte fi facevano i fuoi facrifici, chiamati perciò nitelj. Nitimene una fanciulla, che fi giacque col padre, e ne fu perciò trasformata in Civetta, che va folamente fvolaz zando frà le tenebre.

Nitteo figliuolo di nettuno, e di Celene fi glia d' Atlante, il quale ebbe d' Amaitea ninfa Cretenfe Antiope e nittimene, la qual nittimene innamoratofi del padre, con l'opera della fua nudrice giacque feco. Maniteo accortofi dell' errore, voleva uccidere la figlia, la quale fuggendo fa per compaffione di Minerva cangiata

in uccello del fuo medefimo nome, che noi chiamamo nottola, e Civetta. Nitorice, o nitocre Regina de gli affiiri magnanima, e prudente, della quale vogliono che foffe invenzione, e opera il ponte di feicento paffi fovra l'Enfrate, e'l fago, dove erano derivate l'acque del medefimo fiume,

Ninfe Ifola vicina al mare Adriatico, dove dicono, che abitaffe Califpo ofpite d' Uliffe. Quindi ninfeo.

Ninfeo Città nella Taurica poco lontano del Bosforo Cimmerio,vicono a Caffa con un ficuriffimo porto.

Ninfeo è ancora un luogo di macedoniaverfo il mare Adriatico, poco diftante da' confini degli Appoloniati dove si trova pietra, che getta fiamme fotto la quale enn fonte d'acqua tepida, e bituminosa. Nifeo è pur un fiume d' Italia preffo ai Velitri, che non lontano di Cir cei mette in mare.

Ninfa è un luogo d' Arcadia, i cui abitanti fi chiamano ninfasj.

Ninfodoro medico famofo appreffo Plinio. Noa città d'Egitto nella provincia di Siene, Noas fiume di Tracia, che nascendo dal monte Emo mette cappo nell' iftro. Noè città di Sicilia: onde noeno; Nittra Ifola del nilo, dove fono huomini nemici del Cocodrillo, e fe bene di picciola ftatura pur ardifcono d' affrontarlo, e nuotano nel fiume, e cavalcano il medefimo Cocodrillo, e quando egli fi rovefcia per mordegli, gli cacciano attra, verfo una mazza in bocca e tenendola a

gui

guifa di briglia il traggono con esso in terra. Dicono ancora, che con la fola voce spaventano i Cocodrilli, e gli sforzano a vomitar i corpi per fepellirli. In quefta fola Ifola adunque non nuotano i Cocodrilli, anzi al folo odore di quegli huomini fi mettono in fuga. Plinio. Nodino era un Dio de gli antichi creduto prefidente a i nodi delle fpicche del grano, come Proferpina al ferpente crefcere delle biade, evolutina alle foglie, e ricoperce de grani, con altre sì fatte favole riferite di mente di varrone da Sant'Agoftino nella Città di Dio.

Nola Città di Campagna felice, prima chiamata Sedecina, e che fu cancellata da'fuoi Poemi da Virgilio per avergli ne

gato certa acqua.

Nomadi popoli dell' affrica frà la regione Zeugitana e la muritania, che poi con lieve mutazione furono appellati numi di costoro fcrive Salluftio, che trataffero origine della Perfia, e accompagnaffero ercole fino in Ipfagna: il quale morto,trapaffaffero in Affrica, e furono chiamati nomadi dal pafcerc degli armenti, e del le greggi, a che attendevano.

Nomadi fono ancora Popoli della Scitia fovra la meotide frà gli agatirfi, e'l Bafi lidi, oggi Tartari tutti.

Nomei popoli anch' effi della Scitia; o più tofto i medefimi Sciti prima appellati

nomei.

Nomba Città di giudea; onde nombeo. Nomento Città de' Sabini, dove nascea buon vino. Quindi prese il nome la via

« AnteriorContinuar »