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fe contro i nemici con le poche genti che gli reftavano. Andatovi la notte ap preffo, che s' accampò incontro a gli Arabi venne nel campo loro così gran moltitudine di Topi, che rofi loro gli archi, gli fcudi, e ogni altro arnefe di cuojo. gli sforzarono a fuggir dall' Egitto per ritornar nell' Arabia, donde erano ufciti. Seneto fettimo Imperadore, che fuperò in una gran battaglia Albino appreffo Lione. Severo è ancora un monte nella Sabina. Seccon monte degli Ingevoni nel tratto littorale della Germania, che fa il promontorio de' Cimbri fovra il fuo Codano. Sefto cavallo fcurra a tempo di Marziale, così appellato dal tirare dei calci, Seto filofofo Gheroneo nipote di Plutarco, e maeftro di Marco Antonio Imperadore, Sibde Città di Caria donata da Alessandro Magno ad Alicarnasso,

Siambi Ifola dell' Oceano Britanico. Siagra region di Cilicia trà Ado, e Laetta, così chiamata con nome Greco dalla caccia dei cignali

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Siagro nome di cane appreffo Sofocle impofto per la medefima analogia di cacciato re di cignali

Siaprone promontorio dell' Arabica felice. ful mar roffo.

Sibari una gran città di Calabria appresso il fiume Cratide, la quale crebbe a tanta potenza, che domino quattro nazzioni, e foggiogò ventincinque città: Ma poi datiği i fuoi abitatori alle delizie, e a' fafti perdettero tutta la forza loro, e fuperati in breve tempo dai Crotoniati rima. fero intieramente diftrutti. Quindi Si

ba

baritico fi prende per luffuriofo effem minato, e molle.

Sibari fu ancora un' altro caftello dodici miglia lontano da Roma, Sibari è nome parimente d'un Giovine appreffo Orazio. Sibari fiume, che scorre preffo alla città del medefimo nome, dalla cui acqua ritra gono i paftori le greggie, perchè le fa ftarnutire: o come vuole Strabone, perchè fa partorire con lana nera i pecorini: do-\ ve il Cratide ha virtù di fare lane bianche. Sibariti furono popoli inventori fagaciffimi di tutte le delizie, e voluttà; intanto che invitavano a' conviti un' anno avanti per aver tempo i convitatori di cercare per mare, e per terra ogni più efquifita delizia, e darlo a convitati d'apparecchiarfi a comparire al convito carchi d'oro, e di gioje. Sibora Ifola dirimpetto a Leucadia. Sicaminone città littorale di Fenicia. Sice, o Sica Ifola dell'Afia in faccia ad Efefo. Sibilia fi chiama ogui femmina Indovina, e profeteffa, e s'interpreta configlio divino. Varrone, e Lattanzio annoverano dieci Sibille, delle quali la prima fu la Perfica, la feconda Libica, la terza Delfica, la quarta Cumea, la quinta Eritrea, la fefta Samia, la fettima Cumana; Quefta portò a Tarquinio fuperbo Re de Romani nove libri pieni di profezie, per li quali chiedeva trecento fcudi d' oro. Ma ridendofi il Re dela grandezza del premio chiefto da lei, effa alla prefenza fua abbrucciò tre libri. Pofcia interrogato il Re fe voleffe comperare il rimanente al medefimo prezzo, e rifiutando effo il partito, ella di no

vo ne abbrucciò tre altri. E chiedendo ancora degli altri tre il medefimo prezzo, il Re maravigliatofi della costanza della donna, le diede il danaro, e fi prese i libri. I quali furono dopo in Roma diligentemente cuftoditi da quindici uomini eletti, e ordinati a quefto ufficio; e nei tempi pericolofi fi leggevano per trar. ne gli oracoli. Quefti libri però furono accrefciuti con l'aggiunta de' verfi d' altre Sibille. L' Ottava Sibilla poi fu Ellefpontica, nata nel paefe Trojano. La nona Frigia. La decima Tiburi o Ti. burtina. E tutte quefte Sibille fcriffero della Incarnazione e della Umanità, vita, e morte di Crifto come afferma

Lattanzio. Quindi Sibillino.Cofa di Sibilla. Sibitto città di Creta. Onde Sibittio. Sicambri popoli della Germania vicino ai Menapi full' una, e l'altra ripa del Reno, Alcuni tengono, che fieno quei di Cleves, e Giules, altri i Vestfali gli Affi. Portavano coftoro i loro capelli bianchiffimi, lunghi, e intreciati con vario artificio. Sicani popoli della Spagna così detti dal fiume Sicari, o Sicori. Coftoro Capita. nati da un tal Siculo fcacciati i Abori. gieni, simpoffeffarono della Italia, ma novamente (cacciati effi dagli Alborigeni, trapaffarono nella Sicilia, che da loro prefe il nome di Sicania.

Sicania fu dunque chiamata la Sicilia, dai
Sicani popoli di Spagna Italiani, o pure
come piace ad altri da Sicano figlio di
Briareo Ciclope.

Sicari, e Sicoti fiume della Spagna Tarra-
conenfe, non troppo lontano da Ilerda,

dove

dove Cefare coftrinfe l' effercito con Afranio, e Pirreno alla refa. Oggi Segre. Sicea città di Numidi colonia de' Romani.. Sicemo città d' Arabia, onde i Sicemi, e Sicemiti.

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Sicendo lago di Teffaglia, dove le rane fo

no mute.

Siceno Ifola del mar di Candia, prima detta Oenoe. Oggi Sichino. Sicheo figlio di Filiftene Sacerdote d' Ercole, e marito di Didone uccifo da Pigmalione fuo cognato per ufurpare le fue ricchezze. Sicilia Ifola del mare Tireno, altramente detta Sicania dai popoli Sicani, e Tinacria da tre promontorj, gira da fettcento mi glia; e fu creduto, che foffe già congiun ta all' Italia, dalla quale non è più lonta na d'un miglio, e mezo, e vogliono, che prendeffe da ciò il nome di Sicilia, qua Sicilità cioè tagliata. I fuoi promontori s' appellano, Pachino, Peloro, e Lilibeo, Pachino a mezo dì, Peloro'a Settentrione verfo la Calabria, e Lilibeo verfo Cartagine è volto. Qui è il monte Etna famofo per lo fumo che ne efce di giorno, e per le fiamme che fvapora di notte. Quì fono città nobili, e grandi, capi di regni antichi potentiffimi,e in fomma, e per la fua mirabile fertilità, e per effere in un fito comodiffimo, e quafi nel mezo del mare Mediteraneo non s' ha quafi regione più di lei famofa, e celebrata da' verfi dei poeti. Sicinio Dentato, che per lo fuo eccellente.va. lore fu appellato l' Achille di Roma. Combattè coftui in cento, e venti battaglie, neffuna ferita mai ebbe nelle spalle; ma ne portò quaranta cinque nella parte interio.

re del corpo. Ebbe in dono otto corone d' oro; e trionfo coi fuoi generali 9. volte. Sicione, e Sicionia antica città della Morea preffo la quale fono molte olive; e dà il nome alla Provincia di Sicionia, che fu già detta Egialia da Egialico Re di quella parte del Peloponefa. Sicionia è ancora Ifola del mare Egeo, dirimpetto a Epidauro. Oggi la città di Sicionia fi dice Bafilica.

Siderite fiume nei confini dei Cafpi, e degli Ircani: dalla cui bocca il mare Cafpio perduto quefto nome incomincia a chiamarfi Ircano,

Sida Città di Panfilia.

Sidicino Teano città di Campagna felice chiamata Sidicino a differenza dell' altro Teano, che è nella Puglia.

Sidone città maritima di Fenici, così chiamata dall' abbondanza de pefci, e dove fu primieramente trovato, e fatto il vetro. Altri vogliono, che prendeffe il nome da Sida figlia di Belo; altri che da Si chem figlio di Canaan; Onde viene tuttatavia in lingua Ebraica chiamata Sichen, e Cananei fono appellati alcuni popoli. della Francia.

Siga città della Manritania Cefarienfe, e regia di Siface. Sigalione era un fimulacro appreffo gli Egi2j ne' Templi, e nei fagrifici d' Ifide, e di Serapide, il quale con un dito alla bocca imponeva filenzio alle perfone, altramente detto Arpocrate. Vedi Arpocrate. Siene Ifola, o città nei confini d' Egitto, e dell' Etiopia fotto il Tropico eftivo; cioè fotto il Cancro, nell' eftremo della Zona Tor

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