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mini che fparfe fovra la Terra cercare d'abitazione: La verità, è che questo paefe allora quafi incognito al mondo e appellato ancora Tile, e Scandinaviar; ofia quella Regione ampliffimagoche a guifa d' immenfa penifola, ed ogni intorno cinta dall' Oceano Settentrionale con varj nomi, fuorchè ila dove fi congiunge alla Ruffia, e alla. Livonia. E qui fono le vaofte, ma poco fertili, e poco abitate Pro vincie della Morveggia, Gottia, Vandalia, Suedia, Finmarchia, Lapponia, Biarmia, se altre put troppo ai noftri tempi. Scodra Città dell' Albania, ne' confini della Dalmazia, Oggi Scutari Città fortif fima.

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Scopa nome d'uno eccellente ftatuario di quelli, che fabbricarono il Maufoleo. Scope Ifola del mare di Licia).

Scopela Ifola dell' Afia dirimpetto a Troade. Scordifci popoli della Pannonia a fronte di monte Claudio, dal quale vengono feparati dai Taurifci. Scoti popoli della gran Bertagna feparati da gl' Inglefi dal fiume Tueda nell' Oriente, e dal Solveo nell' Occidente, ma nei luoghi mediterranei dal monte Chevio Star Furono anticamente così barbari, che fi pafcevano di carne umana. Oggi ben chè fieri, hanno depofta in parte l'antica barbarie..

Scotina è un luogo felvofo appreffo i Lacedemoni, dove adoravano Giove, che per - ciò fu appellato Scotina.

Scotuffa Città di Macedonia ai confini della Tracia..

Se.

Sebafte Città di Giudea già detta Samaria, e poi Sebafte, che vuol dire Augufto da Erope Re de i Giudei per adular quel Principe.

Sebaftia Città di Coloperia ragione di Capadocia. Plinio.

Sebastopoli Città del Ponto di Cappadocia. Tolomeo. E forfe non variano, che nel

nome

Sebennito Città e palude in Egitto, onde la Prefettura Sebbennitica prefe il nome Sebennito, è ancora una delle bocche del Nilo, altramente Sebenitico.

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Sebeto fonte di Napoli, le cui acque tirate per le cafe gli fervono a ufo di fiume. E' celebrato quefto fiumicello per li verfi de' poeti antichi e moderni, come albergo delle Serene, delle Ninfe, delle Mufe, e dei Cigni, per effere ivi nati, o fepolti chiariffimi in ogni fecolo

Sebino lago dei Cenomani nello ftato di Brefci dal quale nafce il fiume Oglio; Og"gi Lago d'Ifeo.

Sebtiti popoli d' Egitto abitatori d' un' I fola del Niló, così detti quafi foreftieri, perchè fuggendo la Tirannide di Priamiti co Re d'Egitto, ivi fi conduffero ad abi

tare.

Segrobida città della Spagna Citeriore, e metropoli di tutta la Celticeria.

Segor una delle Città di Pentapoli della fo

ria.

Segui Città dell' Alpi Graje. Oggi Sufa. Seja Dei de Romani prefidente al feminato

come

Segefta alle biade già creffute.

Segefta Città antica nella Sicilia fabbricata

da

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da Enea nel fuo paffaggio da Troja in Ita lia. Segefto ancora Città de Liguri: Oggifeftri. Segefta è parimente città di Venezia ne' confini dell' Iftria: Oggi Trieste fu ancora Segefta città nella Spagna Citeriore donde fi derivarono i popoli Segeftani nella Provincia Cartaginese. Seleucia Città di Soria Antiochena fabbricata da Antioco figlio di feleuco. Oggi Aleffandria. Seleucia fu ancora Città ful'Eufrate, e un' altra ful fiume Belo. Pa. rimente nella Cilicia fu una Seleucia altramente detta Trachiotide al fiume Ca lidno,

Seleuco uno de' principali Capitani d' Aleffandro, che dopo la fua morte fi fece Re di Soria, e regnò quaranta anni. Furono dopo di fui altri Seleuci con varj fopranomi.

Selino Città di Sicilia abbondevole di pal

me

Selino è nome di due fiumi dell' Afia, che fcorrendo nel mare fi congiungono infie me attorno al tempio di Diana Effefia. Selino è ancora fiume dell' Acaja propria. Un' altro felino fiume d' Elide. Un' aitronella Sicilla appreffo Megata, e 'l monte Ibla.

Sella città d'Epiro. Onde i Sellani. Selimbria Città di Tracia nella Propontide vicina a Coftantinopoli, e mantiene an cora l'antico nome.

Selecti fi chiamavano appreffo gli antichi quelli Dei, che tenevano frà loro luogo principale. Quali erano Giove, Satur. no, Giove, il Genio, Mercurio, Apol lo, Marte, Vulcano, Netuno, il Sole,

Plu

Plutone, Bacco, la Terra, Cerere, Giunone, la Luna; Diana, Minerva, Venere, Vefta.

Semele figliuola di Cadmo Re di Tebe la quale amata da Giove, fu da effo ingravidata. Di che fdegnata Giunone, volendola privar di vita, prefe la forma d'una vecchia ; che era stata balia di Semele, e fingendo di dubitare se veramente Giove l' amaffe, efortolla a pregarlo, che voleffe dormir feco nella maniera, e tale, e tanto, e quale, e quanto era folito di ftarfi con Gianone. Dopo che avendo fatto giurare Semele a Giove di dar. le tutto ciò, che le dimandaffe effa ingannata da Giunone gli dimandò quel To appunto, che effa le avea infegnato Si che Giove per mantenere il fuo giuramento uccife Semele con una faetta, che quefto appunto gli aveva chiefto. Etraendole dal ventre il fanciulletto, che non era ancora giunto al tempo della maturità del parto, fe lo attacco ad una cofcia; e vel tenne infino a che forniffe il tempo della madre. Il quale fanciullo fu chiamato Bacco, e Semelejo, ovvero prole femeleja. Ovidio.00

Delius in corvo &plores Semeleja. Capro. Semiramide, Regina degli Affirj, moglie di Nino primo Re, dopo la cui morte effa in abito d' uomo, perchè fofle cre duta figliuola del Re lungamente regnò, e acrebbe ancora combattendo il Regno, e cinfe Babilonia di mura. Fu altresì luffuriofa, onde condottafi a richiedere lo fteffo fuo figlio da lui fu amazzata. Di coftei fcrive Plurarco, che fovra il fuo

fe

r

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lepolcro metteffe quefta ifcrizione; Chiunque de' Regi averà bifogno di denaro, aperta quefta fepoltura, ne tragga quello, che gli parrà Dalla quale fpe ranza moffo Dario dopo tanti fecoli, la fece aprire; ma dentro non vi trovò, che quefta infcrizione; Se tu non foffi un male uomo non andrefti inquietando la pace de i morti Prefe, il nome da uccelli d'un lago, e fu creduta figlia di una Ninfa del medesimo lago, adorata dai paefani. Lo fteffo Alellandro Magno. foleva dire che due foli Principi gli parevano degni di ftima, ed imitazione, Semiramide e Ciro. Semidei venivano appellati, dagli antichi quegli uomini grandi, che facendo opere ftraordinarie a beneficio de i mortali pareva, che aveffero un' anima divina in corpo morrale. E fi davano a credere che gli Dei aveffero data loro forma umana a questo fol fine di giovare al mondo. Chiamavano Semidei ancora quelli, che nafcevano fecondo le loro fcioche opinioni di qualche Dio, e di qualche donna mortale, o di qualche uomo mortale, e di qualche Dea, come fi credevano, che foffero Enea. Sarpendone, Ercole, e fimili altri uomini infigni per valore, e virtù di pace, e di guerra.

Sella città antichiffima della Mauritania ful mare Oceano il belliffimo fito; è a dorna di Belliffimi edifici. Fu edificata dai Romani, e Tolomeo la chiama fala, e aggi ancora fiorifce, trà le più nobili fa. mofe di Mauritania

Semoni erano quelli Dei degli antichi, che

da

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