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tano dal Lago Averno a tempo degli ultimi Re di Roma. Oggi Pozzuolo. Puticoli luogo pubblico in Roma oltre l'Elquilte, così detto per effere la fepoltura della mifera plebe, perchè egli fu antichiffimo coftume, che fatti de' pozzi vi fi fepelliffero i cadaveri, perchè l'ufanza d'abbrucciarli fu introdotto da Lucio Silla. Publio, e Laberio poeti comici famigliari di Giulio Cefare Dittatore, ma più af fai Publio, che Laberio: la cui lingua maledica difpiaceva grandemente a Cefare. Fu Publio di nazion Siro, e di condizion fervile, ma per la venuftà del fuo volto, per la grazia delle fue maniere, e per la eccellenza dell' Ingegno meritò d'effer fatto libero da Domizio. Pafsò in Roma a tempo de' giuochi di Giulio Cefare, e vi reccitò i fuoi Mimi con grande applaufo del popolo.

Puglia è provincia negli esterni confini d'Iralia ful mar Adriatico, e Jonio, e fu già detta Japigia, e Maffapia, e poi Magna Grecia Calabria. Ora i divide in tre provincie Terra d' Otranto, Terra di Bari, e Capitanato.

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Pfello fcrittor famofo, che lafciò un'opera del modo e ordine del Vitto. Pfello Matamatico fcriffe un libro di Negromanzia.

UADI, Marcomani furono anticamente shiamati i popoli della Boemia, e della Moravia.

Quari popoli della Gallia Narbonefe tra i

Sal

Salti, ei Vocontii.

Querquetulana fu appellata una porta di Roma, da un bofcheto di quercie dentro

le mura.

Querquerula ne farono dette le Ninfe de Quercieti. Quinquatri chiamarono le fefte dedicate a Pallade, perchè duravano cinque gior ni, nel primo de' quali fi facevano i fagrifi. cj, ne' trè feguenti fi davano i gladiatori, nel quinto fi luftrava [ per dirlo con la voce antica la città per trarne il vero nu mero de' Cittadini Romani. Altri dicono, che fi chiamaffero Quinquatrj; perche fi celebravano il quinto giorno di cia. fcun mefe.

Quincio Cincinato uomo chiariffimo frà gli antichi Romani per la fua fortezza, e moderazion d'animo; il quale chiamato dall' aratro alla Ditatura, avendo in pochi giorni fuperati gli Equj, il feftodeci mo giorno rinunzio a quella dignità, e tornoffi a' fuoi villereci efercizi. Quinto fu chiamato Romolo dell' ufo dell' afia, che in lingua Sabina fi chiamava Quicis. Altri però vogliono, che foffe ap. pellato Quirino dall' aver ricevuti nella Città i Sabini, la Città de' quali fi chiamava Curi. Marte ancora fi dice Quirino, e Quirino fu denominato Ottaviano Augusto.

Quirinale fu chiamato un colle di Roma, o perchè vi foffe edificato il Tempio di Quirino; o perchè paffaffero ad abitarvi i Sabini di Cure, altramente chiamata Quire. Oggi da due cavalli di marmo di Fidia, di Praffitele ha prefo quefto monte il

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nome di Monte cavallo.

Quirinale fu anche detta una porta di Roma, o da un vicino Tempietto di Quiti no; o perchè c'andaffe per effa al monte Quirinale.

Quirinale fi chiamavano ancora le fefte celebrate in onor di Quirino.

Quiriti furono appellati i Romani da Quiri no primo Re e fondator di Roma. O pure de' Sabini paffati a abitare in Roma da Quitie Città metropoli della Provincia. Quarnaro è un golfo di mare frà l' Iftria, e la Liburnia, che gli antichi chiamavano. Seno Fanatico.

R

Rda Tolomeo Filadelfo, che foggiogò l ABAT città metropoli degli Ammoniti

Arabia, chiamata Filadelfia.

Rabilo Re degli Arabi, che uccife Antigono Re de' Macedoni, nella contrada che per ciò appellata Motho.

fu

Rabicio cavallier Romano difefo da Cicerone. Rabitie Postume effo ancora difefo da Cicerone, Rabiro poeta lodato da Ovidio. Racilio Tribuno della plebe, che orò contro le fceleragini di Colidio nel Senato. Radagaflo Re de Gothi, che fiorì a' tempi di Arcadio, e d' Onorio Imperadori, e conduffe a campo più di ducento mila uomini.

Rodamanto figliuolo di Giove, e d' Europa, e fratello di Minoe, i quali ambedue fono detti effer Giudici dell' inferno. Ra fiume della Sarmazia d' Europa fovra il Pon,

Ponto e il Bosforo Cimmerio. Oggi la Voglia, e da' Tartari Edel.

Raba Città della Jonia; onde Rabeo.
Rabathoma Città di Palestina; altramente
Areopali.

Rapbatamena Città dell' Arabia montuofa.
Radata Città de' Siniti nell' Etiopia.
Raffia città di Palestina pofta dopo Gaza
verfo l'Egitto,

Ragufio Città nobile di Dalmazia edificata dagli Epidauti. Oggi Ragufi.

Rannufia Dea, la quale fa vendetta fovra quelli, che infuperbifcono, per altro nome. Nemefi, che s'interpreta fdegno. Rannufia veramente è detta da Ranno Città dell' Attica. Ovidio.. Farà patir le meritate pene Ranufia ultrice.

Revenna Città d'Italia nella romagna ful mare Adriatico, già Colonia.de' Sabini, e fabbricata da' Teffali. Fu poi fotto gl Imperadori greci capo dell' Efacrato d' Italia.

Raunaci popoli della Gallia Belgica, de quali fi vede ancora qualche vestigio della Città di metropoli chiamata Augufta de' Raunaci, poco lungi da Bafilea. Reate Città de' Sabini, e umbilico d'Italia Oggi rieti. Regilio lago nell'entrata della felva Algida, dove Aulo Postumio Dittatore vinfe Tarquinio fuperbo fcacciato di Roma. Remo figliuolo di Marte, ed' Ifia, il quale Romolo fuo fratello uccife, perchè per disprezzo aveva paflati i fuoi muri della nova città di Roma, o pure, perchè anellando ciafcun di loro a regnare Romolo

uccife Remo.

Rega città di Media fabbricata da Nicano re, e da effo appellata Europa, e da' Per fiani Arfacia.

Ramnefi, o romani eranó chiamatii cavallieri romani, fe non più tosto una delle Tribù romane. Ramnete un' indovino, e Re che feguitando la parte di Turno fu uccifo da Nifo. Ramno, e Ranno città dell' Attica famosa per lo Tempio d' Anfiarao, dove era la staTua di Nemefi lavorata da Fidia. I Rea figliuola di Celo, e di Vefta, forella, e moglie di Saturno, per altro nome Ope. Rea fi chiama ancora Cibele madre degli Dei, rea chiamaffi ancora la madre di ro. molo, eremo, o più tofto rea Silvia, altramente chiamata Ilia.

Reba è fiume nella foce del Bosforo Tracio.

Redoni popoli della Gallia nel ducato di Bertagna volgarmente di Reunes.

Regio città di Calabria ne' confini d'Italia. Onde i regini.

Reggio Città di Gallia Italica edificata da Lepido romano, Onde i reggiani.

Reggolo Attila Cittadin romano il quale mandato contro i Cartaginefi, effendo andato preffo il fiume Bagrada, uccife un ferpente di maravigliofa grandez. za. Fu il primo de' Capitani Romani, che paffaffe in Affrica con armata maritima, prefe ducento terre, e ducento mila uomini. Prefo effo finalmente per arte di Samipo Lacedemonio, e fatto prigione da' Cartaginefi, fu da effi mandato a Roma Ambafciatore per lo fcambio de'

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