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no a Troja.

Megea Città della Libia.
Megufta Città, e Ifola della Licia.

Melena Ifola del mare Adriatico altramente Corcira, e Corfù, Plinio

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Dlene era Città d' Arcadia, fabbricata da
Meleneo figlio di Licaone.
Melampea Città di Libia,

Melemfillo Ifola, e Città della Jonia.
Meleagro figliuolo d' Eneo Re d'Etolia,
Guaftando un fiero cingiale l' Etolia.
Meleagro invitò i più nobili Campioni del-
la Grecia ad ucciderlo, tra' quali fu
Atalanta Vergine, la quale prima d'ogni
altro ferì il Cingnale. Meleagro però pre-
fo dall' amor di coftei, avendo effo ucci
fo il cinghiale, le donò il fuo capo. Il
che avendo a fdegno i Zii di Meleagro,
volendo ritorlo alla Vergine, onde Me
leagro gli uccife. Allora Altea forella
degli uccifi, e madre di Meleagro, per
vendicar la morte de' fratelli, mettendo
ful fuoco il tizzone fatale, Meleagro
ancora abbrucciò, Perciochè effendo di
poco nato Meleagro, ed Altea fua madre
vide che le parche mettevano un tiz-
zone al fuoco, e udì, che dicevano: O
figliuolo tu viverai tanto, quanto que-
ito tizzone. Altea adunque, parten.
dofi; le parche, cavò fubito dal fuoco
lo ftizzo, e diligentemeute lo cuftodì.
Ma poi pietofa verfo i fratelli, ed em-
pia contro i figliuoli, ripofe nuovamen-
te ful fuoco quello ftizzo, il qual ab
bruggiato, abbruggiò parimente Melea
gro. Ovidio ne tratta nell' ottavo delle
Trasformazioni.

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Parte 1,

L

Me

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Meleagridi s'appellarano le figliuole d' E. neo, d'Altea, e forelle del fuddefto Meleagro, le quali piangendo foverchiamente la morte del fratello furono mutate in galline Indiane, che s'appellano meleagridie nafcono veramente nell' Affrica.

Melanzia fu chiamata la figlia di Deucalio ne, e Pirta forella d'Effene.

Melandia è regione di Seconia. Emelan,
dio l'abitator di melandia.
Melaneo fu uno de' cani d'Atteone.
Melannippo frume di Panfila.

al

Melanzio paftore delle capre d'Uliffe tru cidato dopo la fua tornata da Telemaco per avere infieme co Porci confumate le facoltà Paterne. Meleagra fu chiamata la città di Calidonia, per effere ftata refidenza di Meleagro. Meleato figliuola del Vecchio Proteo, quale coperta con alcune vefti la fchiena 'd'un Delfino foleva andar fopra elfo a fpaffo per la marina. Onde Nettuno invaghitofi di lei trasformoffi in Del fino, e vezzeggiandola la riduffe a montarvi sopra, trasportandola a fuoi piaceri. Da' quali nacque Amico, benchè altri vogliono, che nafceffe di melita non di melanto,

Melanione fu chiamata Ippomene per aver fuperato Atlanta co' pomi d' oro." Melete è frume della Jonia lungo le mura di Smirna, dove fi crede effer nato Q.

mero.

Melicerra, omelicerto Iddio marino, che fi chiama anche Palemone. Vedi fopra ad Ino.

-Me

Melefigene era il proprio nome d'Omero Poeta, prefo dal fiume melete, preffo il quale nacqe, ma fu cognominato Omero dalla fua cecità, come dinanzi si diffe.

Meliffo antico Re de' Candiotti, le cui fi gliuole pafcettero Giove fanciullo. Fu un' altro di quefto nome Filofofo Samajo, uditor di Parmenide.

Melite Ifola fra l' Affrica, e la Sicilia abbondante di mele. Oggi malta.

Melibea Città di magnesia regione di Grecia congiuta alla Teffaglia.

Meligine Ilola del mare Adriatico nella cofta di Dalmazia.

Meligune è una delle fole Eolie nel mar di Sicilia, altramente Lipari.

Melitene regione di Cappadocia vicina all' Armenia, nè lontana dall' Eufrate. Melitea Citrà di Teffaglia.

Melitufa Città dell' Illirio, 1 cui abitanti fi chiamano melitufii, e melitufei. Melito fu uno degli accufatori di Socrate. Melizandro fu poeta mile fio che fcriffe la guerra de Lapithi, e de' Contauri. Mellaria Città de la Spagna Betica, patria di Pomponio mella, com' egli afferma di se medefimo.

Melo è nome di fiume, che s'appella ancora Nilo. Geone.

Melobofi una Ninfa figlia dell' Oceano, e di Teti, così detta dal pafcere delle pe

core.

Melocabo Città della Germania. Oggi
Coburgo.
Melo una delle Ifole fporadi nel mar di
Candia. Oggi milo. Fu prima abitata
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da'

da' Fenici, onde fu anche nominata Biblio da' Fenici di Biblio. Fu anche detta Zefiria, e qui nacquero Diagora Suclio, e Socrate, e Ariftofane, melo è ancora una contrada d' Acarnania, da cui faffi melio, e melico, e meliaco. Meloe, melaria città di Spagna così appellata dall' abbondanza delle mele. Meloomede una delle mufe inventrice del le Tragedie, così chiamata dal verbo Greco melopome, che vale, in canto, ovvero dalla melodia.

Membliato è una delle Ifole fopra di poco diftante da Terra, e Anafe.

Menfi città nobile, e famofa dell'Egitto pofta longo il Nilo. Onde imemfico, e memfitide aggettivi.

Mena fu appreffo i Romani una Dea prefidente a meftrui delle Donne .

Memnone figliuolo di Titone, e dell' Auro. ra il quale venuto dall' Oriente in ajuto de' Trojani, e valorofamente combattendo, fu uccifo da Achille. Al cui fepolcro che appreffo a Troja, volano ogni anno dall' Etiopia alcuni Uccelli, che fi chiamano mennoni.

Menechemo Filofofo uditor d' Eudoffo, che viffe a' tempi di Platone, e fcriffe fovra i Libri della fua Republica, Menedemo altresì di Siciona fcriffe la Iftoria d'Aleffandro magno.

Menalippa fu forella d' Antiope Regina delle Amazzoni, la quale vinta, e prefa da Ercole in guerra reftituendola alla forella, n'ebbe in contracambio l' armi, e la fopravefte della medefima Regina. Menalippo Tebano, il quale uccife Tideo, e da

e da effo prima di morire fu parimente uccifo e lacerato. Vedi Tideo. Mendes città in Egitto; una bocca del Nil lo e un caftello; onde mendefio. E quì adoravano Pane, e 'l Becco.

Menapi popolo appreffo il Regno, già frà i Galii Belgici, ora frà Germani annovrato Oggidì Cleves, Giuliers.

Meandro Poeta comico, e difcepolo di Teofrafto fu lofco d'occhi, acuto d' ingegno, e pazzo nell' amore delle donne Scriffe ottanta favole, e una epifto. la al Re Tolomeo.

Menda città di Sicilia. Onde mendeo. Mende città di Tracia. Onde il vino men. deo.

Menedemio città di Licia. Onde menedemio.

Meneccina città d' Enotria, onde menecinei e meneceni i fuoi abitanti. Menedemo Filofofo d' Eretria, dal quale fi derivano i filofofi d' Erei traci; fu prima buon foldato, e pofcia ottimo filo fofante. Fu un' altro menedemo Lampafceno della fetta Cinica, che diede in così pazza fuperftizion, che ufciva in publico in abito di furia. Un'altro menedemo Rodio uditor d' Ariftotele di cui vedi Aulo Gellio. Menelao figliuolo d'Atteo fratello d' Agamenone, Re di Sparta; e marito d'E lena che gli fu rapita da Paride. Menelajo fu parimente città d'Egitto, e la regione chiamoffi menelazia; menelajo oltre fi fu una contrada di Laconia, onde menelaico.

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Menafronte fu un tale mentovato da Ovidio,

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