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Luna, e Luni fu un caftello della Toscana, vicino al mare liguftico, che tuttavia ha un porto nobile, e dà il nome a tutta la Provincia di Lungiana famofa per li marmi finiffimi, che fi traggono dalle fue montagne.

Luna. Vedi Diana, Ecate, Cintia. Lupercale era un luogo di Roma, e uno Speco fotto il monte Palatino, dove era adorato Fauno, ovvero Panliceo contro i lupi. Quindi fi chiamano lupercali alcune fefte, o veramente giuochi luperci quelli, che facevano quefte folennità lupercali, i quali correndo nudi con le pelli di capra percotevano le Donne. Il che credevano avere virtù di conferire la fecondità. Lufitania è una regione, e parte della Spagna Ulteriore che ora s'appella Portogallo, nome impoftole da' Galli, che già fettecento anni quivi navigando prefero porto, e fecero fcala.

Lucumoni furono appellati alcuni Toscani, che avendo foccorfo Romolo contro i Sabini furono ricevuti nella città, e diedero il nome alla Tribucerienfe.

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Lucrezio poeta de' più antichi di Roma, verfeggiò nobilmente fovra la natura del le cofe, ma come Epicureo porto, difefe con varie ragioni la mortalità dell' anima. Lucullo Senatore, e Capitano famofo, tempi di Cicérone, e di Pompeo, egualmente celebrato, è per l'opere di Ivalore, che fece in Afia contro il Re Mi tridate, e per le foverchie delizie della fua vita. Onde fono andate in proverbio le cene di Lucullo.

Lu.

fu

Lucano, fu poeta nobile a' tempi di Nera ne, dal quale, per invidia vietatogli il poetare congiurò contro di lui con Pifone, e benchè già diffegnato Confole fu uccifo col taglio nella vena.

Luceria città della Puglia, Colonia degli Aufonje

Lucerio, fu appellato Giove dalla luce, che dona a gli uomini, e agli animanti, come Luceria fu chiamata Giunone per la medefima cagione, che pur dinanzi acceanavamo alla voce lucina.

Lucilio fu il primo, che tra Latini serivesfe Satire, nacque in Arunca, e morì a Napoli.

Lucretille, fu appellato un monte de' Sabini appreffo Orazio,

Loro, fu una Ninfa, che fuggendo la violenza di Priapo fu cangiata nell'albero alloro.

Lopadufao, lipadufa è un' Ifoletta frà la Sicilia, e l'Africa, dirimpetto a Tapfo Locufta fu una maliarda Gallica, per cui mezo Agrippina, e Nerone uccifero di veleno Claudio, e Britannico.

Londino città capitale dell' Anglia, oggi Londra.

Longimano fu chiamato Artafers per avere una mano più lunga dell' altray

Lobrini fono monti di Frigia, onde Rea fu chiamata Lobrina.

Lochio, è promontorio d' Egitto poco diftante dal Farro d' Aleffandria.

Legiftide Ifole fono le medefime, che le ftecadi

Ligios, fono popoli dell' Afia, che militarono con Xerfe contro i Greci.

Ligea, è nome di Ninfa figlia di Nereo, e di Doride, così detta dalla foavità del canto.

Ligifto, fu figlio di Fetonte, da cui prefe il nome di liguria.

Libico, è vento, che fpira dalla Libia dall occafo brumale contro Volturno. Leuci, fono popoli tra i Belgi, ei Mediomatrici, oggi Lucemburgo.

Levana chiamavafi una Dea prefidente a' fanciulli, così detta dal levarli di terra Lertofa, città della Tarraconense, altramente chiamata Tortofal

Lelanto, e fiume dell' Ifola di Negroponte. Lebadia, e città di Beozia, hoggi la Badia, dove non fi trovano Talpe, e portatevi d'altronde abborifcono quel terreno Laurione, e luogo dell' Attica, famofo per le miniere d' Argento appreffo Tucid de. Lanteolo, fu un ladro famofiffimo appreffo i poeti antichi, e però giustiziato, e di cui furono rappresentate in Roma diverfe Tragedie.

Larimna, o Latina, fu città de' Locri Epiedemici fu 'l fiume Boagrio, poco diftante dalla Città di Tronio.

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Lapeto, era città dell' Hola di Cipri, dove era un porto, ed arfenale famofo.

Laperfi, furono chiamati Caftore, e Pol luce figliuol di Giove, perchè espugnarono la Città di Lano nelle campagne di Laconia.

Langia, fonte della felva, Nemea, che fu

poi detta Archemofo uccifo da un Ser

pente. Vedi Ififile.

Lecheo, era uno de' porti di Corinto ne! fegno Griffeo, che l' altro, che guarda

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va al feno Satunico, fu appellato Sche

nunte.

Limenore chiamoffi la Gallia Cherfonefo. Liquetia o Lievenza, fiume dell' Iftria ne' confini di Venezia, oggi Livenza. Limitea, fu città di Pamfilia.

Lucentia, o Lucento ambedue città della Spagna Tarraconefe.

Luentino, o Liventino, fu città della gran Bertagna.

Lifneffo. Città di Troja rovinata da Achil. le onde Brife da lui faputo da Ovidio appellata Linieffide. 53

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M

Acaone figliuolo d'efculábio medico famofo con fuo fratello Podalirio. Macareo figliuolo d' Elo usò con Anace fua forella. Vedi Canace.

Macedonia è una regione della Grecia frà la Traccia, e la Teffaglia; onde macedone abitatore della macedonia.

Macaria figliuola d'Ercole, la quale per bene, e fanità publica fi facrificò a gli Dei Inferi.

Macerata la più nobile città della marca Anconitana.

Maci popoli dell' Arabia felice abbondante di nardo, mira, e incenfo.

Macara fu appellata Candia per la temperie del Cielo, e macaria fu chiamata Cipri per la fomma fertilità de' terreni . Macco fu Città de' Bracmani popoli dell' India.

Marea è fiume che divide la Riviera di Ge. nova dalla Toscana.

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Macrobi popoli Etiopi, che abitano !' Afri ca verlo mezzo dì dovizio d'oro. Macherunte fortezza della Giudea, che teneva il fecondo luogo dopo Gierufalemme.

Macobrio huomo Confolare, che fcriffe i Saturnali, e commentò il fogno di Scipione di marco Tullio.

Macrocefali popoli della regione Temifcira confinanti a ponto, e Colchide. Maja figliuola d' Atlante, e di Plejone Ninfa, della quale Giove ebbe Mercurio. Malea promontorio della Grecia nella La-conia, dove l'onda, e crudeliffima pe. ricolofa. Prefe il nome da Melo Re il quale fopra quefto edificio il Tempio d'Apolline. Oggi i naviganti, il chiamano capo malio.

Mallo Caftello di Sicilia, e mallota nome di quella gente.

Mamertini popoli di Terra di Lavoro, e anche della Sicilia.

Macroni popoli dell' Iberia confinanti à gli Albani.

Macropoli Città del territorio Siracufano nella Sicilia.

Mecinia città dell'Etolia nel monte Taf fiasso.

Madaura città dell' Affrica tra i confini di Gerulia, e della Numidia patria d Apulejo. Median Città e popoli dell' Arabia, o confinanti all'Arabbia nel deferto de Saraceni. Mandane figliuola d' Aftiage, della quale fegnò il padre, o come piace ad altri vide vegliando, che faceva tanta ruina, che tutta la fua Città n' andava foffopra. K S

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