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conofciuto dalla forella fu liberato Appreffo Oreste ammazzato il Re Toante, rapì il fimulacro di Diana, e infieme con la forella fuggiffi in Italia, dove in Arizia confacrò quella ftätüa in un belliffimo Tempio. Ala Ifimedia figlia d' Aloe violata da Nettuno, gli partorì Ero, ed Effialte, i quali crefciuti a fmifurata grandezza, e perciò infuperbiti moffero con gli altri Giganti guerra a Giove, e perirono dalle faette d'Apollo, e di Diana, Ifi fu un fanciullo belliffimo, il quale invaghito d' Anaffarete, nè potuto averne corrispondenza per difperazion appiccoffi, e mentre era portato alla se. poltura, Anaffarete, che lo guardava dalle fineftre, fu trasformata in faffo, Ifiancora fu una fanciulla Cretenfe della città di Fefto, figliola di Ligido, é di Teletufa, che fu dalla madre per aver la minacciata il padre di ucciderla fe aveffe partorito una femina, nascosamente nudrita in abito di maschio. Crefciuta a gli anni della pubertà, e avendole il padre deftinata in moglie un' altra fanciulla appellata Jante, la madre non faputo, che farfi, implorò in foccorfo l' ajuto d'Ifide, per cui opera, Ifi la medefi ma notte delle nozze diventò maschio. Ito figlio di Praffomide, fu il primo che inftituiffe i giuochi Olimpici. Fu ancora un figlio d' Eurito Re d' Eufalia, e fratello di Jole, precipitato da Ercole giù d'una Torre.

Ila madre di Romolo, e di Reno figlio.

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la di Numitore Re d'Alba; il quale fratello del Re fcacciò dal Regno, e fece Ilia fua figliuola Sacerdoteffa della Dea Vefta, la quale Ilia avendo di Marte partoriti due gemelli Remo, e Romolo, Amulio comandò, che effa co figliuoli foffe gittata nel Tevere . I . gliuoli nondimeno camparono. Altri dicono che Ilia fu fotterata viva, altri che moriffe in prigione. I poeti fingono che fi maritaffe nel Tevere, Ilione figliuola di Priamo d' età maggiore. Ilione; ovvero Ilos fu appellata Troja dal Re Ilo. Onde Iliaco cioè Trojano, e Iliadi le femine Trojano. E Iliade l' opera d'Omero, che tratta della guer ra Iliaco, o Trojana.

Il ithia è chiamata da' Poeti Diana la quale fi giudicava che affifteffe a quel le, che partorivano.

Ilioneo fu uno de' Trojani figlio di Forbante eloquentiffimo, il quale fcampa to con Enea da Troja gli fervì d' Ambafciatore in varie occafioni.

Iliffo è fiume dell' Attica confacrato alle Mufe, che però fi chiamano Illiffidi. Illaragauti popoli della Spagna, e Ilaragaute fiume..

-Ilapinaffe fu cognome di Giove appreffo i Cipriotti, perchè celebravano la fua fefta con fontuofi conviti,

Illariè fiume della Licia,

Illaria, o Illarico è una larga regione frà l' Italia, la Germania, la Tracia, e la Ma cedonia che tiene da un lato il mare Adriatico, dall' altro il Danubio, Ora fi

chiama Boffe na, e Schiavonia. Ilerda Città della Spagna, per la quale paffa il fiume Sicori.

Ilergeti popoli della medefima parte di Spagna nella Provincia Tarraconense. Illiberi è parimente Città di Spagna. Oggi Granata. Illiberi chiamoffi ancora un'altra Città pur di Spagna ne' confini della Gallia Narbonefe, che oggi fecondo al cuni, fi chiama Salfa.

Illippa maggiore, e Illippa minore furono parimente Città di Spagna nel paese de Ludertani vicini a Portogallo ..

Illuro fu Città de' Cittadini Romani in vi. cinanza de' monti pirenei pur nella Spagna.

Ilva Ifola del mar Tofcano, oggi Elba, famofa per le vene inesaufte del ferro, on de Virgilio chiamolla.

Per innefaufta vena di metalli
D'acciajo generofa.

Imao parte del monte Caucafo, che divide la Scitia dall' India, è la medefima Scitia in due parti, e una di quà, l'altra di là dall' Imao.

Imantopodi popoli dell' Etiopia, che caminano co' piedi curvi, e allacciati. Sono anche fpecie d' uccelli così appellati dalle gambe lunghe. Do

Imbaro, è fiume dell' Ifola di Samo.
Imoreo, fu uno de' Centauri.

Imbro, oggi Lembrò, oggi è ifola del mare Egeo vicina alla Tracia

Imola, è città nobile della Romagna. Inarime, è un' ifola nel feno di Terra di lavoro, che ha un monte, che manda fuori fiamme, e fumo

Parte 1.

I

Ina

la

Inaco Re degli Argivi, padre d'Ifide, quale dal nome del padre è detta Ina. chide. Inaco, è parimante fiume della Morea, che i Poeti favoleggiano eflere ftato effoil padre d' Io chiamata da Giove.... Inacho, fu ancora città del Peloponefo, che fu perciò appellato.

Inachia. E Inachia fu ancora una fanciulla amata da Orazio.

India regione Orientale termine dell' A fia, è così grande, che alcuni la mifurano per la terza parte della Terra conofciuta. Vogliono, che vi fi numerafferă già cinque mila città non punto fra di foro vicine. E' divifa dal Gange in due parti, che fi chiamono di quà, e di là dal Gange. E' paefe abbondantiffimo d' oro, d'argento, e di pietre preziofe Indigeti, fi chiamavano dagli antichi gli uomini Deificati, quali furono Ercole, Enea, e fimili Altri differo, che In digeti foffero quegli Dei, che non era lecito di nominare.

Indo è fiume grandiffimo, che dà il nome all' India, riceve in feno feffanta fiumi minori, e più di cento torrenti; e nudrifce Cocodrilli come il Nilo...Ì

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Interie erane le fefte de' Morti, nelle quali gli antichi facrificavano per l'anime, e all' anime de' loro Defonti. Inferno chiamato da alcuni Tartoro, che fignifica conturbazione, perchè ivi ogni cofa è confufa. Fu quefto Regno, fecon do le favole di Plutone toccatogli in for te nella divifione, che fece con Giove, e Nettuno fuoi fratelli. Omero, ed Eu

ripide fra Greci. Virgilio, Ovidio, e Claudiano trâ Latini defcriflero poeticamente quefta regione, ma neffuno ha più divinamente colpito del noftro Dante, fomo Poeta, e Matematico infieme. Inghilterra, fu così detta, o dagli angoli, onde è divifa quell' Ifola, o dalla Regi na Angela, che vi pafsò di Saffonia con una poderofa armata, onde chiam offi prima Angledant, cioè Terra d' Angela. E' paese fertile, abbondante, e d'aria benchè umida più temperata di quello, che comporta il fuo fito per il beneficio della marina. Abbonda føvra tutti i Re-gni di Europa di ftagno, e di lane preziafe. Gli abitanti già di rozzi, e barbari fatti civili, e politici della Religione cattolica, hanno con l'erefia riprefa in buona parte l'antica ferocia, e barbarie. Ino figliuola di Cadmo, e d' Ermione mo-. glie d' Atmante Re di Tebe; la quale ve dendo il marito fuor di fenno, avere uccifo Learco fuo figliuolo, fuggendo con l'altro appellato Melicerta precipitoffi in mare, e ambi diventarono Dei marini cangiando nome; perchè Ino fu det ta Leucotea, e Melicerta Palemone. Infubri Galli venuti in Italia vi fabbricaro no Milano, e poffedettero altri luoghi d' Intorno, che's' appellarono Infubria. Oggi popoli di Lombardia, e stato di Milano.

lo figliuola d'Inaco Re degli argivi

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quale Giove amò, e fopravenendo Giu none improvifo, mutolla in Vacca. Contuttociò fofpettandone tuttavia pregò Giove, che le deffe quella Vaccha, ch' I 2 ella,

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