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Dardani fono ancora uomini feroci frà l' Albania,e laMacedonia vicini ai Tribali. Dania è quella parte dellaGermania che dicevano cimbrica cherfonefo, e chiamafi ancora corrotamente,e falfamente Dacia. Daunia è una regione congiunta alla Puglia, ovvero parte della Puglia, così detta dal Re Daunio.

Decapoli è una regione della Soria vici-
na alla Giudea, la quale ebbe dieci
città frà le quali erano Damafco, Ga-
dara, e Scitopoli.

Decio fu un Confole Romano, che in
guerra s'efpofe alla morte per la patria.
Altrettanto fece fuo figliuolo, che pa
rimente, fu appellato Decio.
Deidamia figlia di Licomede Re di Sci.
ro, di cui Achille in abito di Donna,
ftando nafcofo, generà Pirro..
Dejanira figliuola d'Eneo Re di Calidonia,
e moglie d'Ercole, a cui partosì Illo.
Dovenda Ercole paffare il fiume Eveno.
Neffa centauro fofferfe fpontaneamente
a portar di là Dejanira ; la quale volendo
poi violare Ercole il trafiffe di faetta.On-
d'egli per vendicarfi prima di morire dif-
fe a Dejanira, che del fuo fangue tigneffe
la vefte di Ercole; che in quefta guifa l'
averebbe tenuto fermo nel fuo amore,po
co dopo avendo Ercole rapira Jole Deja-
nira ricordevole delle parole di Neffo,
mandò ad Ercole una veste tinta del fuo
fangue. Della quale vestitofi fu così ftra-
namente tormentato,che alla fine gittoff
- da se fteffo nel fuoco.Il che avendo intefo
Dejanira uccife anch'ella sè medefima.

De

Dedalo Ateniefe fabbro ingegnofo, a eui s'attribuiffe l' aver trovato le fabriche di legname, la fega, la piana, e la trivella. Coftui fece nell' Ifola di Arena illabirinto,e finalmente a fe,adIcaro fece l'ali,con te quali pervenne in Sicilia,e in Italia. E quefto fi finge, perchè fu il primo, che ritrovasse le vele delle navi.

Deifobo figlio di Priamo e d' Ecuba ; il quale morto Paride prefe Elena per moglie, che poi a tradimento il fece ammazzare mentre dormiva introducendo i Greci nella fua camera.

Delo Ifola nell' Arcipelago; ovvero nel mar Mirtoo è la mezana delle Cicladi, dove fi dice effere nati Apollo e Diana, onde quella è chiamato, e quefta Delia. Delfo è caftello in Focide, dove Apolline ebbe un famofiffimo Tempio, e ren deva rifpofte..

Delta è una parte dell' Egitto circondata dal Nilo non lontana da effo diforma triangola a fómiglianza della Delta lettera de' Greci.

Demade fu Oratore Ateniese nemico di Demoftene, e amico di Filippo Re di Macedonia per interesse.

Deinarato capitano de' Lacedemoni fu celebre per l'amore moftrato anche ingiu. ftamente bandito dalla fua patria. Demenito per aver mangiato della carne umana di un fagrificio degli Arcadi a Giove diventò lupo e statovi dieci anni ritornò uomo, e combattè ne'giuochi Olimpici, e vinfe.

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DemocrateOratore atteniefe,e ambafciatoatteniefe,e E 6

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se a Filippo Re di Macedonia fu più ces Jebre per la fua stolta infolenza ufata in favellare col Re, che pazientemente.!? afcoltde lafciollo tornare liberamente a' fuoi, che per l'efercizio dell'Eloquenza. Democle adulatore diffe a Dionisio Tiranno che viveva beatiffima vita. Il Tiranno voluto manifeftargli la fua beatitudine il vefti d'abito reale, e gli fece mettere avanti una menfa deliziofamente imbandita, ma fopra il fuo capo attacco ad un fottiliffimo filo una.fpada ignuda, Allora Democle confefsò effere infeliciffima. la vita de' Tiranni.

Democrito Eilofofo ab derite e grande, il quale fi rideva di tutte le azioni degli uomini come ftolte, finalmente acciecò fe medefimo per inveftigare più fottil mente, i fegreti della natura. Demofonte figliuolo di Tefeo e di Redra combatte a Troja. Di là tornando fa fpins. to in. Tracia, e Fillide Regina lo accettò adalbergo, e per marito, Partito pofcia con promeffa, di questo ritorno. per Atene, ne mai tornando, Filide di fperata d'amore appicoffi a un mandorlo fecco " che al troppo tardo ritorno di Demofonte, dicono in fentiri das lui abbracciato rifioriffe... Demoftene, Ateniefe fommo Cratore nel la fua adolefcenza fu balbo, ma il vizio della natura, con eftrema fatica, e induftria emendò sì fattamente, che niuno meglio di lui favellava, in fine difendendo la libertà della patria, contro il Re Filippo, fu da lui condannato

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alla morte. Onde in fuggendo, effendo prefo, forbì il veleno terminò la vita. Deri è un fonte de Caramanti di maravigliofa natura, perciocchè le fue acque da mezo giorno infino à meza

notte

fon caldiffime; ma da meza notte infino a mezo giorno fono frediffime. Deucalione figliuolo di Prometeo Re dü Teffaglia; a' cui tempi fu in Grecia un gran diluvie. Deucalione però molti huomini liberò falvandoli fovra le navi Onde è nata la favola, che effendo man cati tutti gli huomini per diluvio fuor che Deucalione e Pirra fua Conforte effi andarono per confulta all' Oracolo della Dea Temide, come aveffero à ricuperar l umana generazione ed ella comandò che impacciatifi il capo co? velli ɓ gittaffi fero dietro le spalle delle offa.della madre, cioè delle pietre terrene, di cui dicono e effere nati gli huomini. Dia è nome d'una Dea adorata,da' Sicioni, e da' Eliasi, e vogliono; che fialla medefima che Ebbe Dea della Gioventù. Dia è ancora una Isola fra le Cicladi, per altro nome Naffo, nella quale Tefeo lafciò Arianna figlia di Minae. Ed era. confacrata a Bacco,

Diagora furun Filofofo Ateia,è però ban.

dito con pena capitale da gli Ateniefi. Diamoftigofi chiamoffi la folennità tanto famofa de' Lacedemoni nella quale i giovinetti nobili fiflagellavano davan-. ti a gli altari de gl' Idoli, persiavez» zarfi alla, fofferenza... Diana figliuola di Giove, e di Latona, e

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forella d'Apolline, o di Febo; fu cre-duta Dea della Caccia, e della Verginità, in quanto Diana, che poi prefa per la fteffa che la Luna perde cos! fatto pregio, mentre fecondo le favole ebbe domeftichezza con Pane, con Endimione, e altri. Diana è ancora una fonte preffo il mare, cui acque fe non fono caftamente bevute non fi poffono mefcolar col vino. Diale appreffo gliAteniefi erano le feste dedicate a Giove Milichio con apparato malinconico, e d'abito, e di fembiante. Dica fu una Dea prefidente a' giudici, e al le fentenze, i cui miniftri s' appellavano Dicaoni, che vale terminatori delle liti . Dicearco Messenio uditor d'Ariftotele fcrif fe con tanta eccellenza, che i fuoi libri della Repubblica di Sparta per decreto pubblico venivano letti ogn' anno con obligo alla gioventù d' andare ad udirli, come che per altro foffe anch' effo Filofofo ateifta, e negaffe la immortalità dell' anima.

Didone figliuola di Bello Re di Tiro; e moglie di Sicheo Pontefice, che ammazzato dal Re Pigmalione fuo fratello per ufurparli le fue ricchezze. Didone fuggiffi, e navigò col fuo teforo in affrica, dove edificò Cartagine. Quì richiesta per moglie da Jarba Re di Getulia, sforzandovela ancora i Cartaginefi, ella non voluto mancar di fede a Sicheo, s'uccife -col ferro,e col fuoco. Onde ne fu appellata Didone, cioè rappresentante l'uomo effendo prima appellata Elifa.

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