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Maziaco Città di Germania famofa per li bagni d' acque calde, alcuni ftimano, che fia ben Baden luogo del mar chefe di Bada, dove fono anche oggi nobiliffimi bagni.

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Meandro fiume d' Alba, ovvero della Frigia per le fpeffe volte che fa cost torto che fi ftima che ritorni in sè medefimo. Nafce da un lago del monte Aulocrene: ma i Poeti fingono, che egli sia figlio dell' Oceano, e della Terra, e padre di Cianea Ninfa, che fu dopo da Mileto figlio del Sole oppreffa, e par torì Bibli, e Cauno: Vedi Ovidio nelle Trasformazioni Quindi s'appellano. Meandri, le giravolte di qualunqne cofa fi fieno, el Tafo paragonò al meandro il giardino d' Armida.

Meandro ancora è una forte di pittura formata a guifa de' labirinti, che fuol metterli ne' lembi delle clamidi; onde Virgilio.

Victuri clamydem entratam quam plu rimam circum.

Purpura Meambro duplici Melipea currit Medi fono popoli fopra la Macedonia frà i Triballi, e i Dardeni, e latinamente fi fcrivono col ditongo a diffe. renza de' medi Afiatici.

Menalo è monte altiffimo, e bofcareccio dell' Arcadia vogliono alcuni, che foffe così appellato da Menelao figlio di Nicaone. Virgilio il chiama Pinfero dall' abbondanza de' pini.Fu anche chiamata Menelao una Città della medema Arcadia . Menande è donna fuori di fenno, e Sacerdoteffa di Bacco, che fi chiama anche

Bac

bacca cioè ubriaca.

Meotide palude Scitica nella regione Set tentrionale di Ponto vicino alla bocca del fiume Fafi, che di verno s'aggiac. cia, e riceve nel fuo feno la Tana e altri grandi, e piccioli fiumi quafi innumerabili vien feparata dal mare Eufino col Bosforo Cimmerio. Così appellata da

Meoti popoli della medefima Scita. Oggi Tartari Precopenfi, e Zagatai. Meconia Provincia dell' Afia minore al tramente appellata Lidia. Ha dall' Oriente la Frigia, 'dal Settentrione la Mifia, dal mezo dì la Caria, dall' Occafo la Jonia.

Meone fu il padre di Omero, che però s'appellava meonide, altri dicono

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che prendeffe il nome da Menne Re da cui fu nutrito; altri dalla Provincia di meone onde fi chiama ancora meonio. Mearo fiume di Spagna fu' lidi d'Auftria, Mecefto fiume della Troade, che fi fcarica nel Rindaco.

Mecifto città della Trifilia regione del Peloponefo, che fi chiama anche messenia, Mecenate Cavalier Tofcano nobiliffimo e favorito d'Augufto, e grandiffimo fautore infieme de'lett erati,fe come quello,che verfeggiava ancora,e orava al pari d'ogni altro fcrittor de'fuoi tempi,come che pure alcuni per la foverchia dilicatezza,e orna. mento delle fue compofizioni il chiamaffero cacozelo. La medefima mollizie eftrinfecava ne' fuoi coftumi. Con tutto ciò il favore, ch'ei diede a'Profeffori delle lettere gli acquiftò tanto credito,e stima chę

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dal fuo nome s'appellano mecenati tutti i favori, e benefattori de' Letterati. Mecone città del Peloponefo poco diftante da Corinto, che poi chiamoffi di Sicionia,

Medaba città de' Nabathei..

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Medea figliuola d'Oeta Re di Colco, e d'Iffea fua conforte, fu colei, che amò Giafone, il quale partì di Teffaglia.con gli Argonauti. E avendo effo giurato, che mai l'avrebbe abbandonata, ella l'ajuto ad acquistare il velo d'oro, e ad uccidere il Dragone. Partendo adunque nafcofamente con Giafone, e perfeguitandola il padre, ella per ritardarlo uccife un fuo fratello piccioletto chiamato Egialeo, ovvero, Abfirto, sbranandolo folo a membro a membro. Vivuta dopo molti anni con Giafone in Grecia, e avuto d'effo alquanti figliuoli, Giafone la ripudio, e prefe per moglie Glauca figliuola di Creon te Re, medea yedutafi ripudiata, uc cifi i figliuoli di Giafone, abbruccio il palazzo reale, Clauca, e Creonte ma Giafone s' ammazzò, con le proprie mani. Dopo che Medea div enne moglie di Egeo Re d' Atene. Appreffo fuggì in Afia col figlio Medeo generato dal medefimo Egeo, e da effo fu appellata la Provincia di Medea. Fu veramente coftei ftrega, e incantatrice eccellentiffima, onde fi dice, che faceffe Efone padre di Giafone di vecchio giovi ene con le fue erbe, e incanti. Si chiama ancora Aeziade dal nome del padre, e Colchide dalla patria Colco.

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Medea è regione dell' Afia maggiore confinante con l'Affiria Perfide. Indi Medeo, cioè alcuno di Medea, e Medeo. Mediolano città Metropoli degl' Infubri Galli in Italia, oltre il Pò, non tontana dall' Alpi, Oggi Milano, Melano. Mediolano chiamafi ancora una città di Bertagna. E Mediolano appellavafi una città di Vesfalia, che mo hafteri ancora fi chiama'.

Medittina chiamali dagli antichi la Dea de' medicamenti, e

Meditrinali erano dette le fefte di que fta medittina,

Medone figlia baftardo d' Olléo, e di Riva fecondo Omero.

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Medoaco fiume de Veneti, che bagna Padova, oggi Brenta. Medulia città di Lazio, opra d' Albani. Medullina fu una Donzella Romana, la quale violata dal padre allo feuró, conofciuto nella luce del giorno l'autore di tanta fceleraggine dal contrafegno d' un anello prefolo per li capelli il traffe a pie dell' altare dove in efpiazione della colpa prima uccife il padre, e poi fe fteffa,

Medufa figlia di Forco una delle Gorgoni, la quale fu violata da Nettuno nel Tempio di Pallade. Il perchè irata Pallade cangiò i fuoi cappelli in ferpenti, e fece ancora, che tutti quelli, che la guardavano fi cangiaffero in pietre. Il che av venne per la fomma fua bellezza. Dopo Perfeo figlio di Giove, e di Danae avuti i talari di Mercurio, cioè l'ali, el falco

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nes e da Pallade lo fcudo tagliò il collo a Medufa, mentre ella dormiva, e moftrato quel capo a' nemici, effi in faffi mutò. Finalmeute Pallade pose questo capo nell' Egide fuo fcudo. Quindi Mer dufa fu appellata Forcinide, e Medufeo cofa di Medusa.

Mega è un promontorio della Maurita, nia Cefariense.

Megabizi, o Megalobifio erano chiama. ti gli antichi Sacerdoti di Diana Effefia, che per inftituto erano Eunu chi.

Megera una delle furie Infernali, Megalopoli città d'Arcadia fabbricata dopo la guerra Leuturia, che per la metà chiamavafi ancora Oreftia. Megalefie erano le fefte, che fi celebra vano alla madre magna degli Dei. Megara figliuola di Creonte, e moglie d'Ercole, la quale egli divenuto Fur riofo, uccife.

Megatide parte dell' Attica nella quale è la città di megara, megatide an mega cora, o megara, una città di Sicilia. Mela fiume dell' Afia. Un' altro ve ne ha in Tracia. Un' altro ancora in Boezia, che efce di parnafo, e confacrato a Pallade, come quello, che è cinto d'oliveti. Melampo figliuolo d' Amitaone Argivo Indovino e medico.

Megarro padre d'Ippomene, e nipote di Nettuno, nativo d' Onchesto Città di Boezia.

Mege uno de' Principi Greci, che paffaro

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