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re

Licurgo Re de' Lacedemoni, e legislatoil quale avendo loro dato leggi, e fatto giurare, che le averebbono of fervate inviolabilmente fino al fuo ritorno, partiffi dalla patria fenza mai più ritornarvi.

Licurgo fu ancora un Re di Tracia, il quale fprezzando Bacco, in voler tagliare le viti, tagliò le gambe a sè stesfo. Fu altresì un' altro Licurgo Re di Nemea, padre d'Ofelte,

Lidia è regioue dell' Afia minore frà la Caria, e la Frigia, nella quale fiorirono città nobiliffime.'

Lidi, per opinione d'alcuni Scrittori fu rono i primi, che batteffero monete d' oro e di argento.

Lidia, è nome di Donna famofa per la fua ingratitudine.

Lido, fu figlio d'Ercole, e di Jole. Un'ale tro figliuolo d' Athio, e fratello di Tirreheno, che diede il nome alla Lidia; Lidio Scite, infegnò a fondere, e tem. perare il rame, altri dicono, che foffe de la Frigio.

Ligeo chiamoffi Bacco dal verbo greco Lye, che vale scoglio, perchè egli fcioglie le membra, e la mente degl' uomini, Ligeri, fiume della Gallia Celtica, e vis cino a quelli di Burges, e a' Guasco. ni, oggi fi chiama Loira;

Liguria,prima region dell'Italia dall'Apenino fino al mar Toscano.E anche dal fiume Varo al fiume Macra. Nella quale fono oggi quefte città Genova, Savona, Alben-ga, Ventimiglia, e qualche altra, e fi chiama Genovefato, o Riviera di Genova,

Li

Lilibeo, promontorio della Sicilia, verfo la Libra, e una città del medefimo luogo, oggi Marzale, e fecondo altri capo Bocco. Limentino appreffo gl' antichi era il Dio de' Limini, delle cafe, e delle ftanze. Limonia trovata dal padre in adulterio, fù da quello datta a divorare ad un cane. Lincei furono villani trasformati in rane. Linceo, fu uno degli Argonauti di maravigliofa veduta intanto, che vogliono alcuni, che vedeffe di lantano centotrenta mila paffi. E vidde nel primo dì della luna nuova nel fegno d' Ariete.

Linco Re di Scithia, il quale trattando di uccider Tritolemo mandatogli da Cere re, che gli moftraffe l'ufo delle biade, per averne effo la gloria, la Dea perciò adirata il cangiò in Lince, cioè Lupo Cerviero.

Lindo era città dell' Ifola di Rodi, dove con maledicenze fi fagrificava ad Ercole. One de facrificare ad Ercole Lindio, o Rodio, vale dir male d'alcuno.

Lingoni popoli della Gallia nella Provincia di Lione. Oggi Lancres.

Lino Poeta d' Euboja nell' età d'Anfione. Altri dicono, che foffe Tebano, o pure fu altri da quefto, e maestro di Ercole, di Tamira, e d'Orfeo, Altri il fanno fi glio d' Erufa di Tricia, e forfe fu egli ancora diverfo da gli altri due. Eda coflui dicono, che difcendeffero Pierio, e le Mufe, ed Orfeo, e più da lontano Efiodo. Omero, e Terprando. Quello di Calpide dicono, che inventaffe i Treni, e le nenie poefie lamentevoli, e lagrimo fe. E quei di Tebe, che riformaffe caratParte 1.

K

ter

ter di Fenicia transformandoli nella maniera ufata dopo da' Greci, Vedi Paufania, ed altri Scrittori di quefte cofe, che noi ftudiamo alla brevità, e diciamo folamente, che coftui fecondo Virgilio foffe figlio di Mercurio, e fecondo altri d'Apolline, e di Urania Mufa.

Lincerno contrada di Terra di lavoro, dove Scipione Africano cedendo all' invidia fi Traccolfe, morì, e fu fepellito.

Lipari, una delle Ifole Eolie nel mar di Sicilia, così detta da Lapiti figliuola di Aufonio, che cacciato d'Italia da' fratel if abitovi.

Liri fiume in Italia preffo Minturno, oggi Garigliano,

Lifippo fcultore nobile.

Liriope figliuole dell' Oceano, e Teti, del quale Cefilo fiume ebbe Narcifo fanciullo belliffimo.

Lirimini città del tratto Settentrionale del, la Germania. Oggi Lubecca città, e Republica potente.. Lifimaco figlio d' Agatocle uno de' fucceffo. ri di Aleffandro Magno. Vifitando per amore della Filofofia Califtene prigionie ro, fu dal Re per le cortefie, che gli ufava, meffo ad effere divorato da un Leone; dov'egli avvoltolatofi al braccio una

al

vefticciuola, cacciolla in boten one,

e prafa la fua lingua tanto la fttet. ta, che affogoffi, onde fu per ciò più di prima da Aleffandro ftimato, e avuto

caro.

Lififtrato fu fratello di Lifippo fcultore, e'l primo, che facelle figure di geffo rile

vate.

Li fandro Lacedemonio Capitano, famofo, il quale in guerra fuperò gli Ateniefi, e fu finalmente uccifo da' Tebani.

Liffo fiume di Traeia già bevuto dall' effercito di Xerfe.

C

Liffio città reale di Mauritania, e fegio di Anteo gigante, dove anche fi legge effere ftati gli Orti Efperidi co' pomi d'oro. Locri, popoli della Grecia nella regione Locride preffo Beozia, altrimente chiamati Locrefi. E' anche un popolo, e Città di Calabria fopra il monte lucrino ne' confini d' Italia dirimpetto alla Sicilia, oggi fi chiama la Rocella,

Lotofagi popoli d' Africa, così detto dal mangiare il loro, perciochè il loro è un' albero, che ha pomi dolciffimi, ma mal fani, il qual albero abbonda presso i loro fagi. A' quali avendo Uliffe condotti i fuoi compagni ebbe fattica a staccarneli. Lua Dea, la quale punifce, e paga gli uomini delle colpe, che commettono. Lucarie, erano le fefte, che celebravano i Romani nel bofco confacrato, nel quale pofto in fuga da' Galli s'occultarono, per chè luco appellavano il bofco.

Luca antica città di Toscana. Onde Luchefe

Lucania region d' Italia fra la Puglia, e la Calabria, e fra la Campagna, e l' Abruzzo; oggi Prencipato, e Bafilicata. Indi Lucania.

Lucena città della Puglia.

Lucina chiamavafi Giunone, quafi che aju. taffe le femmine nel partorire, e daffe la luce al parto. Altri attribuiscono quefto nome a Diana, che veramente fi chiama K 2 Ili.

Ilitia, come abbiamo detto a fuo luogo. Lucrino, è un lago, come dinanzi accenammo, appreffo Baja, così detto dalla parola latina lucro, cioè guadagno, per la copia de' pefci, altrimenti chiamato mare morto. Dicono, che quefto lago, e quello d' Averno foffero già utiliffimi, ma che avendo il mar penetrato in quella parte gli corrompeffe, ritraendone infieme fuori quantità grandiffima di pefce; onde i Romani fpediffero a provedervi Giulio Cefare, il quale chiusa la bocca de' laghi con argini di terra, chiu deffe la ftrada del lucrino al mare, ma lafciaffe a quello d' Averno una picciola apertura, per la quale poteffero entrare i pefci.

Luceri, erano i foldati di Romolo, ovvero la terza parte del popolo Romano a tempo di Romolo, così detti da Lucerio, loro principe, e capo,

Lucrezia, oggi Lutezia, è Parigi, e la città Reale della Francia, che fa ella fola gen

te per popolare un grandiffimo Regno, Lucrezia Dama Romana, e moglie di Col. latino, alla quale usò forza Ajunte, al tri dicono Sefto Tarquinio, figliuolo del Re Tarquinio. Il che avendo effa al padre, e al marito manifeftato con un coltello sè medefima uccife, e fu cagio ne, che il Re con tutta la fua prole, e famiglia foffe fcacciato, e che la città diventaffe libera.

Ludduno Città della Gallia, da Planeo Ro mano proconfole fabricata in un colle, dove la Sona mescola col Rodano, oggi Lione.

Luna,

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