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di Epicureo quello, che feguita la fetta d'Epicuro.

Epimero figliuolo di Giapeto, e fratello di Prometeo padre di Pirra.

Epimenide Cretefe mandato dal padre alla campagna a pigliare una pecora, andato in una fpelonca vi dormì feffantafette anni. Dopo fvégliato fi mife a cercar la pecora penfando d' aver dormito poco, e lo innanzi fi diede a filofofare. Viffe 157 anni, e fecondo altri z99.

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Egito è regione trà l' Acajá, e la Macedonia, oggi Albania, e parte paese dell' Arta. Di qui Epirota abitante d' Epiro.. Efre è Città della Morea, dett a doppo Corinto. Onde Efireo.

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Efrata Caftello della Giudea, per altro noine detto Betlemme, dove Crifto nacque.. Erafione è fiume grande della Morea. Erato è una delle Mufe, interpreta ama bile.

Erebo è parte dell' Inferno abitata da'man co cattivi.

Erembi, fono popoli fieri ne'confini dell' Arabia, che abitano le caverne de❞ monti fenza ricchezza alcuna.

Ericina è Venere, così detta da Erice mondi Sicilia, nel quale ebbe un fon. tuofiffimo Tempio.

Eriteo Re d'Arene, per altro nome Eri

taneo.

Erictone una certa Maliarda, e incanta

trice, onde fi pone per ciafcuna incantatrice, e maga. Erirone, ovvero Eriteo figlio di Vulcano che volle far violenza a Pallade, ma re

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fiftendo ella gagliardamente, fparfe il feme in terra; il che veduto da Pallade per vergogna il ricoprì di terra; donde nacque Erictonio, il quale Palla de diede così piccioletto alle figlie del Ceclope Re d'Atene, perchè lo nudrif fero. Ancora fi dice che Erictonio aveffe i piedi di ferpente, e però fu il pri mo, che incominciaffe a ufare i carri. Il medefimo fu inventore dell' argento. Eridano fiume grande in Italia, che fcende dall' Alpi, e mette nel mare Adriatico; altrimenti chiamafi Pò. Erigone figliuola d'Icario, e forella di Penelope, la qual pianfe, di maniera fuo padre uccifo da villani ubriachi, che vinta finalmente dal dolore appiccò sè medefima. Ma gli Dei moffi a compaffione la cangiarono in un fegno celefte, che fi chiama la Vergine. Erimanto è monte felvofo d' Arcadia in cui prefe Ercole un porco terribile, e vivo il traffe al Re Eurifteo.

Erifile moglie d' Anfiarao indovino, la quale effendo egli nafcofo, per avarizia lo manifeftò. Perchè Argia figliuola del Re, le promife una bella collana d'oro fe manifeftava dove foffe fuo marito, il che avendo ella fatto, ed effendo Anfiarao morto fotto Tebe ; Alemao fua figliuola per vendicar fuo padre uccife Erifile.

Erfifa è una delle Ifole Polie quafi foffiante lite.

Erifitone un certo di Teffaglia, il quale fprezzando Venere, e tagliando il bo F 4

fco

fco confacratole, gli entrò tanta fame in corpo, che confummata tutta la fua robba, vendete finalmente una fua pro pria figliuola, la quale per opera di Nettuno cangiata in varie fpezie, fempre campò dal fuo compratore. Finalmente Erifitone mangiò le proprie membra per fame.

Erice figliuolo di Nettuno, e di Venere Re di Sicilia, e anche un monte di Sicilia, preffo Trapani; nel qual monte fu un Tempio di Venere, e per lo quale è detta Ericina..

Eritreo mare, è il Mar Rosso per la vo

ce greca Erythros, che fignifica roffo.. Ero fanciulla della città di Šefto full'El. lefponto, di cui innamorato Leandro. andava a ritrovarla a nuoto da Abido,, che era l'altra parte del lito, ma do po effergli riuscito felicemente più volte, una notte gonfiatofi il mare v' an negò cedendo all empito de' venti. Eros fono popoli della Scitia, i quali ac compagnano alla fepoltura i morti, e fanno loro l'efequie co' canti, e mangiano le carni loro mefcolate con quelle degli animali. Oltre a ciò faceyano vafi da bere d' offa umane.. E fiume dell' Umbria.

Eteocle figlio d' Edipo Re di Tebe, ag giuftoffi con Poliniffe fuo Fratello dis regnare un' anno per uno, ma poi finito il fuo anno non volle cedere al Fratello il Regno: laonde Polinice moffe Adrafto Re degli Argivi fuo fuocero, e altri Prin-. cipi del l'eloponnefo a fargli guerra. Nela

la

la quale effendo ftati uccifi molti da una parte, e dall' altra, finalmente affrontatifi i fratelli medefimi s'ammazzarono l'uno l' altro. I corpi de' quali effendo in uno fteffo fuoco abbrucciati, la fiamma fi divife in due parti, quafi che non foffero ancora terminati gli odj loro. Etruria Regno dell'Italia, per altro nome detta Tufcia, cioè Tofcana posta trà il fiume Macca, eil Tevere, e copiofa di città, e Terre nobili. Onde Etrufco cioè tofcano, come popolo Etrufco, è parlare Etrufco S

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Evan è cognome di Bacco dalla voce delle, Baccanti Evo..

Evandro figliuolo di Mercurio, e di Nicoftrata, ovvero Carmente; avendo a cafo uccifo fuo fratello fuggiffi in Italia, e nel monte Palatino fece un caftello chiamato Pallanteo.

Evadne figlia di Marte, e di Tebe moglie d'Afapo fu conforte di Capaneo Capitano, il quale amò in guifa, che fi lanciò nel fuoco, che abbrucciava il fuo corpo, e con effo lui s'abbruciò. Euboja fola, che giace nell' Attica vi cino alla Boezia. E anche una cit¬ tà in. effa, che oggi fi chiama Negroponte, e dà il nome a tutta l' Ifola. Euclide Megarefe filofofo uditor di Socra te,e nobile geometra, il qual andava ogni giorno da Megara adAtene per udic Socrate, e in tempo di guerra in abito di Donna per non effere conofciuto. Euchione è nome di Baccon Eudofo, grande Aftronomo, e Medico FS. e Geo

e Geometra, il quale prima trovò anno e ne fcriffe.

Euganei popoli antichi di Venezia donde furono difcacciati da' Veneti, oggi Padovani.!

Evio è nome di Bacco, e s' interpreta buon figliuolo sniego

Evia, cioè Bacca je facerdoteffa di bacco. Eumenidi fono le furie infernali.

Eufranore fu ftatuario, è dipintor famofo.. Eufrate è un gran fiume de' Parti, che nafce ene' monti d' Armenia non lungi dal fiume Tigri, paffando per: Babilo nia mette capo nel feno Perfico. Eufrofine è una delle tre grazie, 's interpreta allegrezza.

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Eurialo nobile giovanetto Trojano passò con Enea in Italia; il quale ufcito fuori con Nifo fuo amico la notte per andar ad Enea fra gli allogiamenti de nemici, e avendo uccifi molti dis lo ro, alla fine fu prefo Eurialo dalla ca valleria, nè potendolo Nifo liberare più tosto eleffe di morir con lui, che di fuggire. 495 Euridice moglie d'Orfeo, amata da En rifteo, e da lui fuggendo in certa felva, morficata da una ferpe fi morì; per ricuperarla, quale Orfeo andò all' Inferno, e col canto radolci Platone in guifa, che gliela reftituì con que, fto patto, che mai la guardaffe in fi no a che non foffe pervenuto a que to mondo. Il che non avendo offer. vato per lo grande amore che le por nuovamente la perdette. Fu un' al.

rava,

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