Canti popolari toscani raccolti e annotati da G. Tigri1856 |
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amante avete bel canto bel viso bella bellezze bellino bianco buon CANTI POPOLARI canzoni casa ch'io Ché chiama ciel Cino da Pistoia colle contento core cuore Cutigliano d'argento d'oro dama Dante dice dicesi dire dolce dolore donna dormire drento Elisione ellissi fare fate finestra Fiorin foglia fusse gelsomino gente gentile giglio giorno Giovanottino GIUSEPPE TIGRI gran idiotismo innamorato l'acqua l'amante l'amor l'ha l'ho lacci d'amor lasci lasso latino leva lingua m'hai mamma mando mare Maremma mezzo mondo montagna montagna pistoiese montanino morire morte nasceste notte occhi paradiso parlare parole passi pene pensi pesce petto piango pianto Piglia pistoiese pleonasmo poetica porta posso pronunzia puole ragazza riempitivo Rispetto rose sarà scritto sento sete siete sincope sospiri Sottintendi Stanza stare stelle Stornelli suono t'amo t'ho terra tornato Toscana Troncamento trovo usato Vedi venire verso Vezzeggiativo viole violina voglio amar voluto vorrei vuoi vuol
Pasajes populares
Página 159 - A ogni finestra vo' tendere un laccio A tradimento, per tradir la luna : A tradimento, per tradir le stelle, Perchè restai tradito dalle belle : A tradimento per tradir il sole, Perchè restai tradito dall' amore ! 2 * 630 E me ne voglio andare alla marina, E l' arte che fa il pesce voglio fare.
Página 174 - E in bocca di donna: Siete più bello il Lunedì mattina, Massimamente Martedì vegnente: Mercoledì una stella brillantina, II Giovedì uno specchio rilucente; II Venerdì un mandorlo fiorito, II Sabato più bello che non dico. S'arriva alla Domenica mattina: Mi parete figliuol d
Página 162 - N 2 mezzo di chiesa portar mi vedrai, Cogli occhi chiusi e con le mani in croce : E arriverai a dire : or me ne pento. — Non occorr' altro quand
Página 169 - Che giova dir, ci amiamo, sì, ci amiamo? Che giova lo volerci tanto bene? Che giova che a una tavola mangiamo, Se poi di casa non istiamo insieme? Che giova del limone avere il gambo, E non poterne avere al suo comando? Che giova del limone aver la foglia, E non poterne aver quand'un n'ha voglia?
Página 132 - 1 mio caro ben, e mai più guera. Variante toscana nel TIGRI a pag. 223: Facciam la pace, caro bene mio, Che questa guerra non può più durare. Se non la vuoi far tu, la farò io: Fra me e te non ci è guerra mortale. Fanno la pace principi e signori, Così la posson far due amatori : Fanno la pace principi e soldati, Così la posson far due innamorati : Fanno la pace principi e tenenti, Tanto la posson far du
Página xlvi - È tanto tempo ch' eravamo muti! Eccoci ritornati alla favella. E gli angeli del cielo son venuti, L' hanno posta la pace in tanta guerra; E son venuti gli angioli di Dio, L' hanno posta la pace nel cor mio; E son venuti gli angioli d' amore, L' hanno posta la pace nel mio core.
Página 171 - Quando sarà quel benedetto giorno Che le tue scale salirò pian piano? I tuoi fratelli mi verranno intorno, Ad uno ad un gli toccherò la mano. Quando sarà quel di, cara colonna,* Che la tua mamma chiamerò madonna?
Página 45 - Quando nasceste voi, nacque bellezza ; II sol, la luna vi venne a adorare. La neve vi donò la sua bianchezza, La rosa vi donò '1 suo bel colore, La Maddalena le sue bionde treccie ; Cupido v' insegnò tirare i cori : Cupido v'insegnò tirar le freccie.
Página 126 - E questo è il vicinato del mal dire: Non ci si puole una volta passare. Se ci si passa, cominciano a dire: Chesto l' è innamorato della tale. Sia chesto vicinato maledetto! Dov' è la pace, mettono un lamento.•' Sto * vicinato maledetto sia ! Dov'è la pace metton gelosia.
Página 20 - Vorrei morir di morte piccinina, Morta la sera e viva la mattina. Vorrei morire, e non vorrei morire, Vorrei veder chi mi piange e chi ride; Vorrei morir, e star sulle finestre, Vorrei veder chi mi cuce la veste; Vorrei morir, e stare sulla scala, Vorrei veder chi mi porta la bara: Vorrei morir, e vorre' alzar la voce, Vorrei veder chi mi porta la croce.