Notizie su la vita e gli scritti di Luigi Settembrini

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Presso A. Morano, 1877 - 242 páginas
 

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Página 46 - Ma sarò io dannato a morte? Io mi aspetto sempre il peggio dagli uomini. So che il governo vuole un esempio, che il mio nome è il mio delitto, che chi ora sta decidendo della mia sorte ondeggia tra mille pensieri e tra mille paure: so che io sono disposto a tutto. Sarò sepolto in una galera, con un supplizio peggiore e più crudele della morte? Mia Gigia, io sarò sempre io. Iddio mi vede nell'anima, e sa che io non per forza mia, ma per forza che mi viene da lui, sono tranquillo.
Página 47 - ... ultimo sangue che sia sparso su questa terra desolata.... Mia Gigia , io non posso più proseguire, perché temo che il cuore non mi vinca; io non so se potrò più rivederti.... Addio , o cara, o diletta, o adorata compagna delle mie sventure e della mia vita. Io non trovo più parole per consolarti, la mano comincia a tremarmi. Abbiti un bacio simile al primo bacio che ti diedi* Danne uno per me al mio Raffaello, uno alla mia Giulia; benedicili per me.
Página 46 - ... amore, quando il mondo ci pareva così bello e sorridente, quando disprezzavamo il bisogno, quando la vita nostra era il nostro amore ? E che abbiamo fatto noi per meritare tanti dolori, e tanto presto ? Ma ogni lamento sarebbe ora una bestemmia contro Dio, perché ci condurrebbe a negare la virtù, per la quale io muoio. Ah Gigia, la scienza non è che dolore, la virtù vera non produce che amarezze. Ma pur son belli questi dolori e queste amarezze.
Página 45 - Io lascio ai miei figliuoli l'esempio della mia vita ed un nome che ho cercato sempre di serbare immacolato ed onorato. Dirai ad essi che ricordino quelle parole che io dissi dallo sgabello nel giorno della mia difesa. Dirai ad essi che io benedicendoli e baciandoli mille volte, lascio ad essi tre precetti: riconoscere ed adorare Iddio: amare il lavoro; amare sopra ogni cosa la patria.
Página 202 - Istruzione dell'incarico — di proporre tutti i provvedimenti ei modi coi quali si possa aiutare e rendere più universale in tutti gli ordini del popolo la notizia della buona lingua e della buona pronunzia — .trovano necessario di premettere alcune considerazioni alla proposta con cui si studieranno di rispondere all'importante invito.
Página 16 - Napoli fui gettato in un criminale, dove stetti per ventisei mesi senz' altra compagnia che le mie sventure e quelle della povera mia famiglia. Fui giudicato dalla Commissione di Stato, Tribunale che faceva spavento pel processo segreto , 1' avvocato officioso , la procedura breve, e il presidente Girolami : ma, conosciuta la nostra innocenza, ci assolveva. Allora il Ministro di Polizia che ci voleva condannati, diceva al Re, che la Commissione era stata ingiusta, noi rei : e però proponeva di far...
Página 46 - Ma pur son belli questi dolori e queste amarezze. I miei nemici non sentono la bellezza e la dignità di questi dolori. Essi nello stato mio tremerebbero; io sono tranquillo perché credo in Dio e nella virtù. Io non tremo; deve tremare chi mi condanna, perché offende Dio. « Ma sarò io dannato a morte? Io mi aspetto sempre il peggio dagli uomini.
Página 119 - Que nous sert il d'avoir la panse pleine de viande, si elle ne se digere, si elle ne se transforme en nous, si elle ne nous augmente et fortifie...
Página 47 - ... vizi : essi non hanno alcun soccorso dagli uomini ; io li raccomando a te, io prego per loro. Io ti raccomando, o mio Dio, questa patria, da...
Página 15 - ... caduti nel 1799 e nel 1821 , persuadere, infiammare, disciplinare i giovani , acquistare la simpatia di potenti stranieri , sorprendere i segreti della Polizia , prendere accordi per un movimento , preparare uomini ed armi , tentare un colpo e, se questo falliva, stare saldo in carcere, andar sereno sul patibolo....

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